Un sistema europeo di sussidi alla disoccupazione. A lanciare la proposta, recentemente caldeggiata anche dal ministro dell’Economia francese Emmanuel Macron, è il governo italiano, che nel suo contributo di idee per rafforzare l’Unione monetaria in vista del Consiglio europeo del 25-26 giugno ha spiegato che una soluzione di questo tipo sarebbe “un forte segnale sulla volontà di impegnarsi in una Unione dei cittadini che superi la frammentazione attuale”.
Tra le proposte, come ha anticipato Askanews, c’è dunque quella di “sviluppare uno schema di tutela della disoccupazione” a livello Ue. Servirebbe – nelle intenzioni dell’Italia – sia a mitigare gli effetti dei cicli economici, spiega il governo, sia a favorire la convergenza delle diverse istituzioni coinvolte, sia ad assumere una “dimensione europea che è necessaria per coordinarsi con successo e per incentivare le iniziative nazionali”.
All’opposto procastinare la condivisione dei rischi su questo versante sarebbe uno sbaglio: una serie di sistemi di sussidi nazionali potrebbe finire per risultare in iniziative incoerenti tra loro. “Lungi dall’essere un modo per evitare le riforme, la condivisione dei rischi potrebbe essere un sistema per favorirle“.
“Il sistema comune potrebbe essere finanziato tramite risorse attualmente dedicate ai vari sistemi nazionali, da fare confluire in parte in un fondo comunitario. L’attuazione del meccanismo richiederebbe progressi rilevanti sull’armonizzazione dei diversi sistemi nazionali – riconosce il governo – e per questo servirebbe tempo. Ma una volta avviato innescherebbe immediatamente attese positive su competitività e stabilità”.