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CAMPIONATO SERIE A – L’inarrestabile Juve mette fuori gioco anche il Napoli: 3 a 1 con festa

Festa grande allo Juventus Stadium per celebrare la conquista del quarto scudetto consecutivo e della decima Coppa Italia dei bianconeri che battono anche il Napoli mettendolo quasi definitivamente fuori dalla Champions – Allegri: “E’ stata una bella giornata di festa: i ragazzi hanno dimostrato di voler continuare a vincere e queste sono soddisfazioni”

CAMPIONATO SERIE A – L’inarrestabile Juve mette fuori gioco anche il Napoli: 3 a 1 con festa

Una festa infinita. Non ci sono più parole per commentare questa Juventus, capace di vincere contro chiunque, per giunta a prescindere dai giocatori schierati. Perché dopo aver battuto l’Inter, le seconde linee bianconere si sono ripetute contro il Napoli, dimostrando ancora una volta la grandezza di un gruppo encomiabile.

Tutto l’opposto degli azzurri, le cui ambizioni Champions sono ormai legate solo ed esclusivamente al cammino della Lazio. Se la squadra di Pioli otterrà almeno un pareggio nel derby, non ci sarà più nulla da fare: in caso di sconfitta invece i giochi resterebbero aperti, in virtù di un calendario che, all’ultima giornata, prevede proprio lo scontro diretto al San Paolo. Napoli costretto a tifare Roma per questioni matematiche, quelle che da tempo non interessano più alla Juventus.

“E’ stata una bella giornata di festa – il commento di Allegri. – I ragazzi hanno dimostrato di voler continuare a vincere, queste sono soddisfazioni”. Gongola il tecnico bianconero e ne ha ben donde. L’ovazione dello Stadium durante la premiazione vale quasi quanto un trofeo, soprattutto considerando le premesse di inizio stagione.

“Sono contento, ho un bel rapporto con i tifosi – le parole del diretto interessato. – Forse non sarò particolarmente simpatico perché non amo mostrare le mie emozioni, dentro però provo grande gioia e cerco sempre di lavorare con serietà e professionalità”. Vero, non a caso i risultati ottenuti sono ottimi e potrebbero diventare eccezionali se, il prossimo 6 giugno, arrivasse quella Champions tanto desiderata. “Ora abbiamo bisogno di recuperare energie fisiche e mentali – ha spiegato Allegri. – Alcuni giocatori devono riposare, altrimenti a Berlino non cammineranno nemmeno. Non siamo favoriti ma le partite si giocano in campo, non prima”.

Ci proverà la Juve a rendere straordinaria una stagione già di altissimo livello, suggellata, tra le tante cose, da un’imbattibilità casalinga mai messa in discussione. Anche ieri la Juventus ha dimostrato che, nella sua tana, non si passa e questo nonostante di fronte ci fosse un Napoli molto più motivato, almeno sulla carta. Perché il campo, giudice supremo di ogni partita, ha detto ben altro. Troppo molle la squadra di Benitez, quasi l’imminente passaggio del tecnico al Real Madrid abbia tolto le ultime energie fisiche e mentali, da qui una netta vittoria bianconera mai messa davvero in discussione.

In vantaggio dopo appena 13’ con Pereyra, la Signora incassava senza troppi problemi il pareggio di David Lopez, svelto a convertire in gol un rigore sbagliato da Insigne (50’). Lo spagnolo sfiorava la doppietta con un gran tiro ma Buffon confermava la sua giornata di grazia. E poco dopo la Juve puniva: prima con Sturaro (77’), poi con Pepe (93’), quest’ultimo su rigore. La resa del Napoli si manifestava proprio in occasione del 3-1, quando Britos, a palla lontana, colpiva Morata con una testata rimediando espulsione e tiro dal dischetto. Un disastro per gli azzurri, costretti a tifare Roma per non buttare al vento quel che resta di una stagione comunque deludente, un trionfo invece per la Juve, l’ennesimo raccolto da una società insaziabile. Il Barcellona (ieri fermato sul 2-2 dal Deportivo) è avvisato: i bianconeri venderanno cara la pelle, costi quel che costi. 

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