Sale nuovamente e pericolosamente la tensione tra la Grecia e Bruxelles dopo la doppia polemica uscita dei ministri greci dell’Interno, Voutsis, e delle Finanze, Varoufakis.
Il ministro ellenico del’Interno ha detto chiaramente che la Grecia non rimborserà nessuna delle quattro rate in scadenza a giugno con il Fondo Monetario Internazionale che valgono in tutto 1,6 miliardi euro per la semplice ragione “non c’è nessun denaro da versare”.
A sostegno della polemica tesi di Voutsis è intervenuto il criticatissimo ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis che a Bruxelles vedono ormai come il fumo negli occhi, sostenendo che “la Grecia ha già dato e che tocca ora alle istituzioni internazionali fare passi avanti verso Atene” per trovare un’intesa.
Varoufakis ha però riconosciuto che un’uscita della Grecia dall’euro “sarebbe catastrofica” ma non è chiaro se il suo è un diabolico quanto ingenuo ricatto per tentare di far ricadere la colpa del naufragio sull’Unione europea o è l’espressione della consapevolezza che, al di là delle polemiche, anche Atene deve fare la sua parte se vuole trovare un accordo salva-euro.