Dopo 7 anni di depressione il mercato immobiliare inizia a risalire la china. È quanto emerge dallo studio dell’Osservatorio del mercato immobiliare sul settore residenziale pubblicato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi in cui si è registrato un aumento delle compravendite di immobili del 3,5% su base annua. Ma per poter dire con certezza che il mercato del mattone stia risalendo rapidamente è ancora presto. Infatti, fanno sapere dall’Agenzia delle Entrate che l’aumento del 3,5% delle compravendite è influenzato dagli effetti fiscali della modifica dell’imposta di registro dal primo gennaio 2014 che ha fatto slittare il rogito di acquisti di fine 2013 a inizio 2014. Al netto di questo effetto resta un aumento ma limitato allo 0,7% tendenziale. “In ogni caso un segnale positivo”, si legge nel rapporto.
Si segnala anche un sensibile miglioramento dell’accesso al credito per l’acquisto dell’abitazione. A registrare questa svolta positiva è l’indice di affordability elaborato dall’Ufficio studi Abi sulla possibilità delle famiglie di comprare casa indebitandosi. “Secondo le proiezioni mensili, a marzo con il valore di 10,3%, avrebbe stabilito il nuovo massimo storico”, si legge dall’analisi Abi-Agenzia delle Entrate presentata oggi. Si registra quindi un cambio di passo nel mercato delle abitazioni sul fronte mutui e condizioni di accesso all’acquisto, dopo un 2014 in cui comunque, grazie ai bassi tassi, l’indice di affordability ha avuto un trend positivo.
Il trend positivo registrato dall’indice di affordability per il 2014 è dovuto soprattutto alla decisa riduzione del costo dei mutui. Non a caso nel 2014 le case acquistate tramite un mutuo sono aumentate del 12,7% su base annua (oltre 160mila case acquistate con un mutuo).
Le compravendite sono state 421mila nel 2014, un dato superiore a quello dell’anno precedente ma che resta ancora al di sotto dei valori che si registravano a fine anni ’80.
Si compra soprattutto al nord e al centro. Nel rapporto si indica che l’andamento e la distribuzione dei volumi di transazione sono più forti al Centro (+6,5%), poi al Nord-Est (+5%) e al Nord-Ovest (+3,4%), mentre al Sud il rialzo è dello 0,8 per cento. Nella classifica delle città sono quattro quelle che registrano aumenti percentuali in doppia cifra, nessuna di queste è al Sud. Si tratta di Bologna (+18,5%), Genova (+15%), Roma (+13,9%) e Firenze (+13,3%). Ripresa più moderata per il mercato immobiliare di Torino (+5,4%), Milano (+5%) e Palermo (+4). In controtendenza il mercato immobiliare a Napoli: transazioni in discesa del 3,7%.