La Bce ha aumentato di 200 milioni, da 80 a 80,2 miliardi di euro, il tetto sui prestiti di emergenza concessi alle banche greche attraverso lo sportello Ela che viene gestito dalla Banca centrale greca, a tassi più elevati rispetto alle normali operazioni di rifinanziamento della Bce e i cui rischi restano accollati alle banche centrale nazionali.
Lo annunciano fonti ufficiali greche, ricordando che il consiglio direttivo della Bce esamina su base settimanale l’andamento dello sportello di emergenza Ela e, con una maggioranza di due terzi, può decidere modifiche. Stavolta, comunque, l’aumento è stato inferiore rispetto a quelli precedenti, in quanto i flussi di deposito in uscita dalle banche elleniche sono stati significativamente inferiori. Oggi inizia il vertice dell’Eurogruppo a Riga e sarà un ulteriore confronto.
La Bce, inoltre, ha deciso di lasciare inalterati i cosiddetti “haircut”, ossia i tagli applicati al valore nominale dei titoli apportati dalle banche greche come collaterale per ottenere i fondi Ela. Secondo il giornale SZ, riportato nel Daily Market Report di Cassa Lombarda, l’Eurogruppo starebbe intanto considerando un’estensione del programma di aiuti fino all’autunno in cambio di un’accettazione parziale dei termini al summit del G7 il 7/8 giugno.