Intesa Sanpaolo Private Banking chiude il primo trimestre con un utile netto di 74,5 milioni, in rialzo del 37,4% su anno. Le masse amministrate della clientela hanno registrato un incremento di 6,2 miliardi di euro da inizio anno (+7,4%), raggiungendo quota 89,7 miliardi di euro. E’ cresciuto soprattutto il settore di risparmio gestito e polizze (+5,4 miliardi di euro), per effetto dell’efficace azione commerciale della rete e delle elevate performance garantite alla clientela.
Significativo l’incremento registrato dalle commissioni nette (+26,4%), per effetto soprattutto della crescita delle commissioni rivenienti da risparmio gestito (gestioni patrimoniali, fondi e sicav) e prodotti assicurativi. Con un risultato dell’attività di negoziazione in significativo aumento (da 0,3 a 9,9 mln), i proventi operativi netti hanno raggiunto quota 161,8 milioni di euro (+25,4%).
“E’ proseguita l’attività di diversificazione dei portafogli e di progressivo aumento dell’incidenza del risparmio gestito e dei servizi di consulenza – ha commentato l’amministratore delegato, Paolo Molesini –, a beneficio prima di tutto dei nostri clienti, nell’attuale contesto di mercato caratterizzato da elevata volatilità e tassi monetari nulli se non negativi”.
ISPB consolida inoltre la sua quota di mercato nel segmento Private in Italia, pari a circa il 17%, avendo come riferimento il mercato delle famiglie italiane con almeno 500 mila euro di asset finanziari, servite dal modello Private1. La quota di mercato è superiore al 20% se viene considerata la sola clientela con patrimonio superiore al milione di euro, target a cui la Banca si rivolge.