La Banca centrale europea ha dato il via libera all’aumento di capitale da 3 miliardi di Mps. Le nuove risorse serviranno all’istituto senese – fra l’altro – a rimborsare l’ultimo miliardo dei Monti bond, il prestito pubblico che nel 2012 evitò il fallimento del Monte. Nei giorni scorsi l’amministratore delegato Fabrizio Viola ha precisato che se il disco verde della Bce fosse stato “imminente” e se fosse arrivato “entro questa settimana”, allora l’aumento sarebbe potuto partire “intorno al 28 di maggio”.
L’operazione, tuttavia, da sola “non risolve i problemi strutturali della Banca”, si legge nella lettera di autorizzazione alla ricapitalizzazione firmata da MarioDraghi. La Bce “ricorda” al Monte Paschi che ci sono altri due punti del Capital plan redatto a novembre “che vanno realizzati”: la riduzione dei crediti deteriorati e la ristrutturazione, ossia il matrimonio con un partner.
Solo quando avrà compiuto anche questi altri due passi Mps avrà risolto i suoi problemi strutturali: le sofferenze, la debole situazione del capitale e la sottoperformance in termini di utili. E’ in tale contesto che la Bce richiede alla Banca di essere trasparente riguardo alla sua situazione finanziaria, inclusi i potenziali rischi e gli impegni da assumere nei confronti dei potenziali sottoscrittori dell’aumento.