I listini consolidano i rialzi durante la giornata e il Ftse Mib chiude con un guadagno dell’1,45% trainato dalle Generali, in volata dopo i conti del primo trimestre 2015 e in attesa di un nuovo piano industriale che, nelle parole del Cfo Minali, sarà “ambizioso” e di “discontinuità”. Effervescenti anche Atlantia e Luxottica. Ancora acquisti poi sul Banco Popolare, già in evidenza ieri dopo i conti trimestrali. Riesce a chiudere in territorio positivo anche Mps +1,07% dopo una giornata volatile dopo la lettera in cui la Bce ha ricordato all’istituto senese che la ricapitalizzazione da 3 miliardi non e’ sufficiente e ribadito la necessità di un’aggregazione. Piazza Affari continua a beneficiare del dato sul pil italiano, che nel primo trimestre 2015 è salito dello 0,3%, oltre le attese degli analisti e ha sancito l’uscita dalla recessione del Paese.
In deciso rialzo anche le altre Borse europee: Londra +0,34%, Parigi +1,36% e Francofore +1,84%.
La spinta ai listini è arrivata prima dalle dichiarazioni del ministro greco Varoufakis che ha riferito che la Grecia ha raggiunto un’intesa sulla maggior parte die punti sul tavolo con i creditori internazionali. Allo stesso tempo Atene ha chiesto alla Bce un rinvio dei pagamenti sui titoli di Stato greci.
Nel pomeriggio sono poi arrivate le parole di Mario Draghi che, parlando a una lecture al fondo monetario, ha dichiarato che il Qe andrà avanti fino in fondo, fino a quando non si vedrà “un aggiustamento sostenuto dell’inflazione”.
Nel frattempo anche Wall Street ha contribuito a rafforzare l’ottimismo, grazie alla diffusione di alcuni dati macroeconomici e alla normalizzazione del mercato dei titoli obbligazionari governativi, oggetto di un’ondata di sell off. Il rendimento del Treasury decennale è al al 2,24%. Lo spread Btp Bund è a 117 punti base e il rendimento del decennale italiano all’1,9%.
Sul fronte macroeconomico i dati sono risultati contrastanti: le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese inaspettatamente suggerendo un rafforzamento del mercato del lavoro mentre i prezzi alla produzione ad aprile sono calati in aprile dello 0,4% mentre la sola componente core ha fatto registrare un calo dello 0,2%. I dati sono nettamente peggiori delle attese degli analisti che si aspettavano un incremento dello 0,1% per entrambi le componenti. Numeri che indicano l’assenza di pressioni inflative, cosa che permette alla Federal Reserve di essere paziente nell’iniziare ad alzare i tassi di interesse. Il Dow Jones sale dell’1% e l’S&P500 dello 0,7%.L’euro scambia a 1,1375 dollari (+0,18%), in calo il prezzo del petrolio: il Wti cede lo 0,88% a 59,97 dollari al barile.
A Piazza Affari si muovono controcorrente Ferragamo che cede il 5,28% e Moncler -2,94%. Vendite anche su Bpm -0,98% e Saipem -0,39%.