SAIPEM E I CONTI DI INTESA E MPS SALVANO MILANO. SULLE BORSE EUROPEE TORNA IL FANTASMA GRECO
Seduta contrastata per i listini europei, in attesa dell’esito dell’Eurogruppo: domani Atene dovrà versare 750 milioni al Fondo Monetario. A Milano l’indice Ftse Mib chiude in sostanziale parità una seduta contrastata: indice Ftse Mib +0,04% a quota 23222. Fa meglio Madrid +0,18%. In calo Francoforte -0,31%. Londra –0,24% ha esaurito l’effetto Cameron. La perdita peggiore è di Parigi -1,23%.
Il Btp decennale tratta a 1,76%, migliorano le scadenze brevi nell’attesa di un comunicato della Grecia sul pagamento al Fmi. Oggi vanno all’asta i Bot a 12 mesi: alla vigilia il titolo tratta sul mercato grigio allo 0,013%. Lo spread con il Bund è di 117 punti base.
Lieve discesa della Borsa americana dopo il balzo di venerdì, che ha portato l’indice S&P500 a ridosso del massimo storico. Lo stesso indice oggi scende dello 0,1%, insieme al Dow Jones -0,1%, mentre il Nasdaq è in parità.
Sul palcoscenico di Piazza Affari ha brillato Saipem +3,4% sull’onda dell’annuncio della ripresa dei lavori per la costruzione del gasdotto offshore nel Mar Nero. Bene anche Banca Monte Paschi +1,5% dopo la trimestrale e l’aggiornamento del piano industriale: l’aumento di capitale partirà il 28 maggio.
Fa meglio Intesa San Paolo +1,9% dopo gli ottimi risultati trimestrali. Al top FinecoBank +2,65% dopo i conti trimestrali. Le indiscrezioni sul possibil ruolo di Enel -0,5% per la realizzazione dell’infrastruttura a banda larga tramite la rete elettrica ha pesato su Telecom Italia -1,8%.
Rallenta nel finale Exor +0,12% dopo l’accordo per la cessione di Cushman & Wakefield da cui ricaverà una plusvalenza di 722 milioni di dollari. Bene, infine, Prysmian +1,8% premiata da Morgan Stanley.