Chiude con un modesto guadagno Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana corta. L’indice Ftse Mib sale dello 0,22% a quota 23.045, grazie alla spinta dei dati sull’occupazione Usa.
Termina in terreno positivo anche Francoforte +0,19% recuperando solo in minima parte le perdite di ieri. Parigi +0,14%, Madrid +0,05%. Fuori dalla zona euro Londra +0,21%.
Anche il dollaro ha ripreso quota nel finale. Dopo i dati macro.
Attività ridotta anche sul fronte del mercato del debito. Ma proseguiranno anche domani i colloqi tra il Brussels group e la squadra della Grecia: l’obiettivo è di raggiungere un accordo in tempo utile entro il 9 maggio, obiettivo tutt’altro che facile, come ammonisce il presidente dell’Eurogruppo, Dieter Djissembloem.
Continua l’aumento dei tassi sui titoli tedeschi. Scende così a 111 punti lo spread tra Btp e Bund. Il decennale italiano rende l’1,46%.
Il calo dello spread ha favorito la ripresa dei titoli bancari: Bper +5,132%, Mediobanca +2,53%, Banco Popolare +2,38%, In evidenza anche Bpm +2,15%.
Bene Generali +2,3% dopo le dichiarazioni di Mario Greco sui futuri aumenti del dividendo.
In ribasso la Borsa americana con il dollaro che scende ancora nei confronti dell’euro a 1,121.
L’indice Dow Jones arretra dello 0,5%, S&P500 -0,6%, Nasdaq -0,9%.
Dopo il dato deludente sul Pil del primo trimestre (+0,2% contro previsioni di +1%) è arrivata un dato sul mercato del lavoro di segno opposto: le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione sono state solo 262mila, contro le 290mila previste, il dato più basso degli ultimi 15 anni.
Le delusioni arrivano da Baidu -6%, il motore di ricerca cinese che ha annunciato conti peggiori del previsto. Arretra anche Apple -1,9%: è stato reso noto che un componente dell’iWatch risulta difettoso.
Anche a Milano il titolo peggiore appartiene al comparto tech: StM sprofonda in ribasso del 13,4%, andando a chiudere sui minimi da metà gennaio a 7,13 euro.
Il primo produttore europeo di chip ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con una perdita netta, inattesa, di 22 milioni di dollari.
Forte calo anche per Fiat Chrysler -5,65%. Ad aprile il titolo è arretrato del 12%. Pesa il ribasso dell’euro assieme ad indicazioni contrastatnti sui dati trimestrali.
Sale invece Cnh Industrial +0,6%. Piace al mercato la riduzione del debito.
Acquisti su Mediaset +1,14%, premiata dal giudizio di Equita. Il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi è stato nominato anche amministratore delegato.
Infine Luxottica +3% in controtendenza sul resto del lusso.