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Pil Italia, Prometeia: confermato +0,7% nel 2015, nel 2016 +1,6%

il centro studi bolognese mantiene la stima di crescita per quest’anno e rivede al rialzo quella sul 2016. Expo vale lo 0,2% del Pil – Il tasso di disoccupazione nel 2015 sarà stabile al 12,7%, per poi scendere sotto l’11% alla fine del 2017, mentre l’occupazione crescerà dello 0,4%.

Pil Italia, Prometeia: confermato +0,7% nel 2015, nel 2016 +1,6%

Prometeia ritocca al ribasso le stime sulla crescita italiana per il primo trimestre 2015 (a +0,1% da +0,2%) e conferma quelle sul Pil 2015 (+0,7%). Il rafforzamento avverrà nei due trimestri centrali dell’anno (grazie anche ad Expo, che vale lo 0,2% del Pil). Rivista leggermente al rialzo la crescita italiana nei prossimi due anni: +1,6% nel 2016 e +1,4% nel 2017. Lo comunica una nota del centro di ricerche economiche di Bologna, precisando che per l’Italia il Piano Juncker potrebbe valere lo 0,1% di Pil sia nel 2016 che nel 2017. Nel 2018-2022, inoltre, la nostra economia dovrebbe tornare a crescere con regolarità: +1,2% rispetto all’1,4% medio dell’Ue. Ieri Morgan Stanley aveva parlato di un +1,7% nel 2016.

Sempre secondo Prometeia, il tasso di disoccupazione nel 2015 sarà stabile al 12,7%, per poi scendere sotto l’11% alla fine del 2017, mentre l’occupazione crescerà dello 0,4%. Significativi anche gli effetti dell’abolizione dell’Irap e della decontribuzione sul costo del lavoro, con il cuneo fiscale che si ridurrà in misura sostanziale. 

Quanto alle coperture degli sgravi previsti nella Legge di Stabilità 2015, per Prometeia saranno solo parziali: l’aumento netto di disavanzo nel 2015 sarà di circa 10 miliardi (0,7% del Pil) a fronte dei 6 miliardi indicati. Sul fronte dei prestiti in sofferenza delle banche, il centro di ricerche economiche stima un rallentamento della dinamica delle sofferenze a partire dal 2015 (da 17,8% di fine 2014 a 5,2% nel 2017). Il Qe potrebbe liberare liquidità nel sistema bancario per oltre 35 miliardi nel 2015 e oltre 31 miliardi nei primi nove mesi del 2016.

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