A MILANO BRILLA IL LUSSO, VIVACI I PETROLIFERI. BORSE EUROPEE IN CALO. IN FRENATA LE BANCHE
Frenano nel finale le Borse europee: gli indici chiudono in lieve calo dopo i rialzi della mattina che avevano spinto l’indice complessivo dei mercati azionari europei Stoxx 600 a segnare il nuovo massimo storico.
A Milano la retromarcia è guidata dalle banche, per effetto dei dubbi di Bruxelles sui criteri adottai sul patrimonio. L’indice FtseMib scende dello 0,54% a quota 23578. In calo anche Londra -0,35% e Parigi -0,28%. Più pronunciato il calo di Francoforte -0,72% e Madrid -0,64%.
Sul fronte dei titoli di debito, il Bund a 0,17% è vicino al massimo storico. Il decennale greco, durante la visita di Tsipras a Putin, ha sfiorato un tasso dell’11,60%. Bene Btp e Bonos. Il bond svizzero a 10 anni è stato collocato all’asta in terreno negativo.
La notizia più importante della giornata riguarda il settore petrolifero: RoyalDutchShell ha concordato l’acquisizione dell’inglese BG per circa 70 miliardi di dollari, parte in cash parte in azioni, con una valutazione del 50% superiore al prezzo di Borsa. Volano le azioni BG +30%, un tempo parte di British Gas, mentre il titolo dell’acquirente arretra del 3,7%.
Partecipano al rialzo anche le società italiane del settore Oil. Brilla soprattutto Saipem +4,8%, possibile preda del risiko petrolifero. Tenaris +0,8%. Eni guadagna lo 0,5%. Tra le mid cap si fa luce Trevi +4,2%.
Arretrano intanto i prezzi del greggio: la produzione saudita sale a livelli record, così come le scorte Usa. La Borsa americana sale con l’indice Dow Jones che guadagna lo 0,4%, S&P500 +0,5%, Nasdaq +0,7%.
Riflettori accesi su Alcoa +2%: stasera a mercato chiuso la società dell’alluminio diffonderà i risultati del primo trimestre del 2015. Gli analisti si aspettano mediamente un utile per azione di 0,26 dollari, ricavi a 5,94 miliardi.
Intanto alle 20 italiane saranno resi noti i verbali dell’ultima riunione del 17 e 18 marzo del Fomc, il comitato della Federal Reserve che decide sulle politiche monetarie e sul costo del denaro. E’ ormai opinione diffusa che l’aumento non sia alle porte. Ieri Warren Buffett e Larry Summers hanno detto che la banca centrale americana non alzerà i tassi nel corso dell’anno: il decennale degli Stati Uniti tratta all’1,88%.
Il dollaro recupera nel pomeriggio sull’euro a 1,079. Sotto pressione a Milano il settore bancario: Monte Paschi perde lo 0,5%, Pop.Milano invariata, Intesa -1%, Unicredit -1,3%, Banco Popolare -2,1%. Tra le assicurazioni frena Generali -1,5%, avanza UnipolSai +0,6%.
La nota positiva arriva dal lusso. Ferragamo mette a segno un guadagno del 6,2%. Positivi anche gli altri titoli: Tod’s +1,9%, Moncler +2,3%. Fiat Chrysler +0,9% dopo avere annunciato il lancio in America di un bond da 3 miliardi di dollari. In calo invece i titoli industriali: Finmeccanica -0,7%, StM -1,2%, Prysmian -1,1%. Chiudono in rosso, infine, Enel -1,6% e Telecom Italia -1,5%.