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CAMPIONATO DELLE ROMANE – La Roma supera il Napoli, ma la Lazio non molla e condanna Zeman

I giallorossi di Garcia tornano al successo casalingo (1 a 0) liquidando il Napoli con un bel gol di Pjanic e avvistando la Champions ma la Lazio non si arrende e va vincere a Cagliari inguaiando forse definitivamente Zeman, il cui ritorno sulla panchina non ha portato beneficio ai sardi – Un solo punto divide le due romane che si contendono il secondo posto

CAMPIONATO DELLE ROMANE – La Roma supera il Napoli, ma la Lazio non molla e condanna Zeman

A braccetto verso la Champions League. E’ una Pasqua felice quella di Roma e Lazio, sempre più salde sul podio del campionato. Le vittorie su Napoli e Cagliari, unite alla sconfitta della Sampdoria in quel di Firenze, lanciano le squadre della capitale, ora rispettivamente a 7 e 6 punti sulla Fiorentina quarta in classifica.

Era sicuramente la Roma a rischiare di più: il match contro gli azzurri era un vero e proprio scontro diretto e un passo falso avrebbe creato parecchi problemi. Ma gli uomini di Garcia non hanno sbagliato e ora, dopo tre mesi complicatissimi, possono finalmente sorridere. L’1-0 di ieri permette di conservare il secondo posto, di aumentare le distanze sul Napoli (ora a 9 punti) e di sfatare il tabù Olimpico, stregato dal 30 novembre scorso. Decisivo un gol di Pjanic (destro sottomisura al 25’), uno dei giocatori più criticati dell’ultimo periodo: non a caso il bosniaco ha festeggiato con un’esultanza polemica, prima di prendersi il tributo del popolo giallorosso. Sorride, e tanto, anche Garcia, la cui leadership sembra nuovamente salda. “E’ una vittoria importantissima, ora però dovremo dare continuità di risultati – il commento del francese in sala stampa. – Abbiamo ritrovato la fiducia, questo è un gruppo forte e sereno che in campo dà tutto quello che ha”. In effetti la Roma ha saputo soffrire e questo rende il successo ancor più prezioso. Per lunghi tratti, specialmente nel secondo tempo, è stato il Napoli a fare la partita, sfiorando più volte il gol del pareggio. Agli azzurri è però mancato il guizzo decisivo e alla fine ne è uscito un risultato deludente, l’ennesimo di una stagione molto contraddittoria. La squadra è in corsa su più fronti ma ora la scalata alla zona Champions è maledettamente complicata. Perché sull’ultimo gradino del podio c’è la Lazio di Pioli, sempre più brillante e lanciata.

Con quella di Cagliari le vittorie consecutive della Lazio sono 7: nella storia del club solo Eriksson (9), Maestrelli e Delio Rossi (8) hanno fatto meglio e non a caso i primi due hanno vinto lo scudetto e il terzo ha raggiunto la qualificazione in Champions. “Abbiamo giocato con grande umiltà e maturità – ha spiegato Pioli. – La classifica è molto corta, cerchiamo di ottenere il massimo da questa stagione. Ora metteremo da parte il campionato e ci concentreremo sulla Coppa Italia, vogliamo andare in finale”. Il tecnico biancoceleste ha tutto il diritto di sognare, d’altronde con certi giocatori tutto è possibile. Nell’1-3 di Cagliari si è visto un grande Felipe Anderson (assist), il solito implacabile Klose (suo il primo gol) e un ottimo Keita, capace di stravolgere l’equilibrio di un match che si era messo in bilico. Dopo il pareggio di Sau infatti il Cagliari sembrava poter creare problemi, poi il baby prodigio si è procurato due rigori (uno segnato e l’altro sbagliato, entrambi da Biglia) con espulsione dell’ex Diakitè annessa. Il sigillo finale lo ha messo Parolo in pieno recupero, a dimostrazione che nella Lazio di Pioli sono in tanti ad esaltarsi. La sfida alla Roma è lanciata: la sensazione è che ci sarà da divertirsi.

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