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DA MORNINGSTAR – Fondi, un’industria da 30mila miliardi di dollari

DAL SITO MORNINGSTAR.IT – A tanto ammonta il patrimonio dei fondi a livello globale – Cresce la popolarità delle strategie passive e alternative nel mondo del risparmio gestito – Vanguard continua a macinare record su record, mentre Pimco soffre l’uscita di Gross.

DA MORNINGSTAR – Fondi, un’industria da 30mila miliardi di dollari

E’ di 30 mila miliardi di dollari il patrimonio dei fondi e degli Etp (Exchange traded product) a livello globale (dati al 31 dicembre 2014). La stima è contenuta nel Global Flows report pubblicato da Morningstar, che registra una crescita degli asset rispetto ai 27 mila miliardi del 2013, con flussi netti record, pari a 1,3 mila miliardi (meno di mille miliardi nel 2013). Protagonisti sono stati soprattutto i prodotti azionari globali, che hanno raccolto circa un terzo del totale.

Gli Stati Uniti restano il più grande mercato del gestito e rappresentano il 57% del totale, ma l’Europa e l’Asia si espandono a un ritmo più elevato. In termini di tasso di crescita organica (flussi in percentuale del patrimonio iniziale), l’Oriente mette a segno il maggiore incremento (+12,8%), seguito dai fondi cosiddetti cross-border, che sono domiciliati in paradisi fiscali come il Lussemburgo o l’Irlanda (+10,4%).

L’avanzata dei passivi

I fondi passivi e gli Etp acquistano popolarità soprattutto negli Stati Uniti e tra i sottoscrittori di fondi azionari, parallelamente all’affermarsi dei modelli di consulenza indipendente. In Europa, il trend non è così ben delineato come oltreoceano, ma nel corso del 2014 ci sono stati segnali di un maggiore interesse per questi prodotti. La struttura distributiva costituisce un freno allo sviluppo, dal momento che è ancora in larga parte basata sulla rete bancaria e i meccanismi di retrocessione delle commissioni.

… e degli alternativi

Lo studio rivela anche un altro trend che ha caratterizzato il 2014: l’incremento del patrimonio dei fondi alternativi, che adottano strategie simili agli hedge fund. L’organic growth rate è stato del 15,6%, il più elevato tra le diverse tipologie. Hanno continuato ad attrarre investimenti i bilanciati (+268 miliardi), che hanno registrato un incremento del 9,7% e mostrano flussi meno volatili rispetto ai comparti azionari, che hanno raccolto 439 miliardi, e obbligazionari (+371 miliardi). Per contro, è stato un anno difficile per i prodotti sulle commodity (-2,9%), penalizzati dalla discesa del prezzo del petrolio e di altre materie prime. Esistono, comunque, forti differenze nelle preferenze dei risparmiatori da paese a paese. Ad esempio, negli Stati Uniti, gli azionari catturano i maggiori flussi, mentre tra i cross-border prevale il reddito fisso e nel Vecchio continente gli allocation fund.

“Se il 2013 era stato l’anno in cui gli investitori hanno dato nuovamente fiducia ai mercati azionari, il 2014 è stato dominato dai tassi di interesse”, spiega Alina Lamy, senior market analyst di Morningstar. “Nonostante la caccia al valore sia diventata più difficile nel reddito fisso, i risparmiatori hanno privilegiato la minor volatilità di questa asset class”.

Pimco e Vanguard, destini opposti

A livello societario, il 2014 è stato un anno movimentato. Le dimissioni di Bill Gross il 26 settembre hanno alimentato i riscatti da Pimco, la società che lui stesso aveva fondato. Nel complesso, i deflussi sono stati di circa 176 miliardi di dollari in tutto il mondo, con una diminuzione del 26% degli asset. Per contro, Vanguard, la più grande casa-prodotto sui fondi e il secondo emittente di Etp al mondo, ha continuato la sua corsa, toccando i 3 mila miliardi di patrimonio. L’ampia gamma, la capacità di sfruttare le economie di scala e trasmetterle agli investitori sotto forma di commissioni sempre più basse hanno permesso all’azienda di John Bogle di conquistarsi una forte reputazione tra i risparmiatori. E’ anche aumentato il business dei fondi attivi di Vanguard, che oggi vale oltre 900 miliardi.

Lo studio è basato sui dati di 3 mila gruppi di gestione in 74 domicili per un totale di 89 mila portafogli e oltre 200 mila classi di fondi.

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