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Spending review: Governo mette online il piano Cottarelli

Reso disponibile su internet il piano di Carlo Cottarelli sulla revisione della spesa pubblica – Le proposte avrebbero portato a un taglio dei costi di 59 miliardi dal 2014 al 2016.

Spending review: Governo mette online il piano Cottarelli

Il termine spending review, piombato nelle case degli italiani dall’era Monti, ha tartassato negli ultimi anni i mondi della politica e della burocrazia paralizzati all’idea di dover effettuare dei tagli ai costi eccessivi della “cosa pubblica”. Con Letta alla guida del Governo si è iniziato a fare sul serio con l’incarico a Carlo Cottarelli, nominato commissario alla revisione della spesa pubblica. Il lavoro del team di Cottarelli, durato un anno, ha portato a un rapporto dettagliato che, dopo mesi, è finalmente stato reso pubblico. Da ieri sera, infatti, sul sito internet istituzionale dedicato alla revisione della spesa è online il documento redatto da Cottarelli sulla spending review.

L’ex commissario, oggi tornato al Fondo monetario internazionale, ha affidato il suo studio sulla revisione della spesa a 19 gruppi di lavoro che hanno avanzato tantissime proposte di riduzione dei costi, nel breve, medio e lungo periodo. Alcune delle numerosissime proposte dei gruppo di lavoro sono state raccolte nel rapporto Cottarelli che include tante proposte di riduzione della spesa pubblica che avrebbe portato a un taglio dei costi di 7 miliardi nel 2014, 18 quest’anno e 34 nel 2016.

Un piano dettagliato, di oltre 70 pagine (datato 27 marzo 2014), in cui l’allora commissario Cottarelli metteva nero su bianco i tagli da effettuare su ogni singola macroarea di spesa. Tra le proposte più interessanti del piano Cottarelli troviamo lo stop al cumulo delle pensioni e delle retribuzioni a carico del contribuente, la fusione dei piccoli comuni, i costi standard non solo per la sanità ma anche per i consigli regionali.

Un piano che il Governo potrebbe però tenere solo parzialmente in considerazione: il progetto dell’esecutivo a guida Renzi, infatti, non si concentra sui maxi-capitoli di spesa, ma su interventi più circoscritti, come le singole municipalizzate. Da novembre Cottarelli non è più commissario e nei prossimi giorni il premier Renzi dovrebbe dare l’incarico di curare la spending review a un suo fedelissimo: Yoram Gutgeld, già deputato e consigliere di Palazzo Chigi. Lo affiancherà l’economista Roberto Perotti.

Ieri Gutgeld aveva dichiarato che l’obiettivo per il 2016 era un taglio della spesa di 10 miliardi di euro, aggiungendo che se il Governo dovesse riuscire a fare di più si potrà “continuare nell’operazione di riduzione delle tasse”. I tagli, ha chiarito Gutgeld, “dovranno essere concretizzati nella legge di stabilità del 2016 quindi formalizzati entro il novembre di quest’anno”.

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