Volata finale per la riforma delle banche popolari al Senato. In considerazione del fatto che il decreto è in scadenza domani il governo Renzi, per evitare infortuni, ha posto la fiducia sul decreto che dovrebbe essere definitivamente apporvato dall’aula di Palazzo Mdama entro la serata e diventare così legge.
La riforma segna un cambiamento epocale dopo oltre vent’anni di tentativi andati a vuoto: verrà eliminato il voto capitario nelle 11 banche popolari maggiori (quelle che hanno un attivo superiore a 8 miliardi di euro) che avrannop 18 mesi di tempo per trasformsi in spa e alle quali verrà concesso il limite al 5% dei diritti di voto.
Il decreto accelera anche la portabilità dei conti correnti imponendo alle banche di dare esecuzioni entro 12 giornni (salvo il pagamento di multe salate) alla richieste dei consumatori di trasferire, se lo vorranno, il loro conto corrente da una banca all’altra.