L’EURO IN DISCESA E LA GRECIA FRENANO LE BORSE. BENE PIRELLI, BOND DI AABAR CON LA QUOTA UNICREDIT
Torna a salire l’euro, sui massimi delle ultime due settimane nei confronti del dollaro frenato anche dalle dichiarazioni di James Bullard della Fed di Saint Louis: “Non vedo margini per nuodi rialzi del dollaro” ha dichiarato.
Assieme al dollaro, s’indeboliscono le piazze europee: l’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha perso lo 0,5% pur restando sopra i 23 mila punti (23.057) in linea con Parigi -0,65%. Più forte il calo di Francoforte –1,19%. In ripresa Londra +0,22% e Madrid +0,29% che festeggia la tenuta dei partiti alle elezioni andaluse.
Si è indebolito il Btp, rendimento all’1,28% contro il Bund in calo a nuovi minimi a 0,17%. Il bond della Grecia a 5 anni tratta al 16,06% (+49 punti base). Oggi Alexis Tsipras è a Francoforte per un incontro con Angela Merkel. Avanza Pirelli +1,5% a 15,50 euro, al di sopra del prezzo dell’Opa (15 euro) annunciata dalla cinese ChemChina.
Rallentano gli industriali Fiat Chrysler -1,8%, StM -1,1% e Finmeccanica -0,7%. La migliore blue chip è Mediolanum +2,5%. Nel segmento delle società del risparmio gestito si mette in luce però soprattutto Anima +7%. Nel settore del credito rallenta Unicredit -0,5%: il fondo sovrano Aabar, primo azionista della banca con il 5%, starebbe preparando un bond convertibile con le azioni detenute nella banca. Intesa -1,1%, Monte Paschi -0,3%.
In evidenza le Popolari. Banco Popolare +2,7%, Pop.Emilia +2,1%, Pop.Milano +0,4%. Sotto pressione Eni -0,9%. Saipem +2%, Tenaris +0,4%. Saras +5%, invece, è sui massimi degli ultimi 12 mesi. Telecom Italia +1%. Enel -1,5%. Nel segmento del lusso Tod’s -1,5%.
