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Export e nuvole: le nuove opportunità dal Messico

La nuova missione MAE intende favorire il rafforzamento dei flussi di investimento in uno dei mercati più promettenti per il Made in Italy, si vedano in particolare edilizia e meccanica strumentale.

Export e nuvole: le nuove opportunità dal Messico

Come riportato in data di ieri, SACE partecipa alla missione promossa dal Ministero degli Affari Esteri in Messico e conferma l’impegno a sostenere le imprese italiane in uno dei mercati più promettenti per l’export del Bel Paese, sia nel breve che nel medio-lungo periodo. SACE, che nel 2013 è stata la prima società europea di credito all’esportazione ad aprire un ufficio di rappresentanza nel Paese, conta oggi su un portafoglio di impegni da 1,2 miliardi di euro (secondo solo al Brasile per esposizione nella regione). Il Messico rientra nella rosa di mercati a elevato potenziale verso cui favorire il rafforzamento dei flussi di investimento nei prossimi tre anni.

Contribuisce all’outlook positivo del Paese il piano di liberalizzazioni avviato l’anno scorso in una pluralità di comparti strategici, per diversificare l’economia e rafforzare lo sviluppo industriale, insieme  a un trend di crescita del PIL che ha chiuso il 2014 a +2,2% con prospettive positive anche per  gli anni a venire. Come riportato da Atradius, il nuovo programma di investimento di circa 415 miliardi di dollari (5,7% del PIL) prevede la realizzazione di più di 1.000 progetti nei settori idrico, energia, trasporti e sviluppo urbano. E dopo tre trimestri consecutivi, il comparto costruzioni ha registrato nell’ultimo trimestre 2014 un miglioramento significativo, con una crescita del 2%, trainata nell’edilizia pubblica e non residenziale dalle recenti riforme nei settori dell’energia e telecomunicazioni. Sono inoltre stati stanziati 95 mld per alloggi e sviluppo urbano, comprese le sovvenzioni per la ristrutturazione degli immobili esistenti. In questo contesto, gli analisti prevedono una dinamica trainata dalle imprese di piccole e medie dimensioni, beneficiando di una forte posizione di mercato seguendo il fallimento di alcune grandi imprese nel 2013. In media, i pagamenti nel settore delle costruzioni prendono ancora 45 a 120 giorni, con una lentezza piuttosto comune soprattutto nel caso delle infrastrutture pubbliche. Nel 2015 l’edilizia messicana è prevista crescere del 4%, tuttavia diventa quanto mai necessaria un’accelerazione accelerare dei pagamenti. Presi accuratamente in considerazione questi elementi di incertezza, il comparto costruzioni potrebbe nuovamente affrontare sfide significative.

Per quanto riguarda le esportazioni, le vendite italiane in Messico, oggi pari a circa 3,3 miliardi di euro, si concentrano prevalentemente nei settori di  meccanica strumentale (33% dell’export totale), metallurgia (14%) e mezzi di trasporto (12%), con un ulteriore potenziale di crescita di 1,7 mld nel prossimo biennio. Le migliori opportunità sono attese soprattutto da componentistica automotive (trainata dalla domanda USA), energie rinnovabili e sfruttamento di giacimenti offshore.

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