Il primo round va alla Juventus ma il match è ancora lungo, molto lungo. Il 2-1 di Torino infatti lascia aperti tutti i giochi in chiave qualificazione, che verrà decisa a Dortmund il prossimo 18 marzo, in una partita non adatta ai deboli di cuore. Peccato, perché alla luce delle occasioni create il risultato avrebbe potuto essere ben più rotondo. E poi c’è il gol subito a gridare vendetta, nell’unica sbavatura difensiva di una gara giocata con grande intelligenza e senza prendersi troppi rischi. Restano però la vittoria e la sensazione che questo Borussia sia tutt’altro che imbattibile: a Dortmund bisognerà segnare e la difesa giallonera tende a concedere parecchio spazio…
“Successo meritato anche se avremmo dovuto arrotondarlo – il pensiero di Allegri –. Queste sono sfide equilibrate, sapevamo che avremmo dovuto gestirla bene sia in fase offensiva che difensiva. Tutto sommato siamo contenti, torno a casa con tante certezze e pochi dubbi. Ora però pensiamo alla Roma”. Il tecnico bianconero non lo ha detto ma quel gol subito lo fa arrabbiare non poco. Alla vigilia infatti aveva ribadito l’importanza di non incassare reti, proposito sfuggito per un errore individuale di uno dei suoi fedelissimi. E’ stato Chiellini infatti a regalare (è proprio il caso di dirlo) la rete al Borussia: uno scivolone il suo che ha spianato la strada a Reus, per un tap-in facile facile (18’).
Tutto questo dopo che la Juve era riuscita a sbloccare il match con Tevez, bravo a sfruttare un’uscita avventata di Weidenfeller (13’). La rete dei tedeschi avrebbe potuto abbattere chiunque ma i bianconeri hanno mantenuto la giusta lucidità, dimostrando di essere cresciuti molto in chiave europea. Dopo qualche minuto di sbandamento infatti, complice anche l’infortunio di Pirlo (problema muscolare, oggi gli accertamenti), la squadra di Allegri ha ripreso il filo interrotto, fatto di attesa, pressing basso e ripartenze fulminee. Tattica insolita per chi, in Italia, è abituato a passare gran parte delle partite nella metà campo avversaria, ma logica e intelligente. Già, perché il Borussia avrà anche un grande attacco ma dietro è un mezzo disastro: l’ideale, insomma, per due frecce come Tevez e Morata.
E infatti, dopo aver propiziato il gol del primo, il secondo ha timbrato il match con un destro da rapace, finalizzando così una splendida ripartenza. Nella ripresa poi la Juve avrebbe potuto segnare ancora ma Chiellini, Tevez (due volte) e Pereyra hanno sbagliato mira, finendo per lasciare in vita un avversario sul punto di crollare. “La qualificazione sarebbe stata in bilico anche se avessimo vinto 3-0 – ha però ribattuto l’Apache. – In Champions è così, non si può dare nulla per scontato. L’unica cosa che ci dispiace è il gol subito”.
“Quando scivola un difensore non c’è più nulla da fare – ha commentato amaro Chiellini. – Ho pregato che Reus sbagliasse, peccato…”. Al Signal Iduna Park dunque sarà battaglia vera. Lo si capisce dallo sguardo di Klopp, tutt’altro che rassegnato in vista del ritorno. “Abbiamo buone chance, dovremo vincere – le parole del tecnico tedesco. – Confideremo nel nostro pubblico e in un arbitro migliore, questo ha preso alcune decisioni che non mi sono piaciute”. Al di là delle recriminazioni (e poi sono gli italiani che si lamentano!) il discorso fila. Nel catino di Dortmund infatti solo pochi sono riusciti a passare indenni, quantomeno in campo europeo. Servirà una grande Juve, o più semplicemente quella di ieri sera.