La notte scorsa l’aviazione egiziana ha colpito con altri sette raid aerei le postazioni dell’Isis a Derna, città nell’est della Libia, provocando decine di morti. Lo hanno reso noto i media egiziani, citando fonti ufficiali libiche. Il quotidiano saudita “al Riadh” scrive invece che il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al Baghdadi, è pronto a vendicarsi delle nuove incursioni su Sirte e Derna ordinando nuovi rapimenti di lavoratori egiziani in Libia. Secondo il giornale saudita “al Baghdadi ha pronta un’operazione veloce per vendicare i raid in Libia”.
Intanto, il presidente egiziano al Sisi ha chiesto alle Nazioni Unite di adottare una risoluzione per consentire un intervento internazionale in Libia. Parlando alla radio francese Europe 1, il capo di Stato egiziano ha ribadito che “non c’è altra scelta”, precisando tuttavia che “è necessario che il popolo libico sia d’accordo e ci chieda di agire per ristabilire la sicurezza e la stabilità”.
In precedenza al-Sisi aveva chiesto insieme al presidente francese François Hollande la convocazione di una nuova riunione del Consiglio di Sicurezza Onu per decidere “nuove misure” contro lo Stato Islamico. Il Cairo inoltre ha insistito sulla necessità imperativa di un “intervento deciso” della comunità internazionale per fermare la progressione dell’Isis in Libia.
Il capo della diplomazia europea Federica Mogherini incontrerà le autorità egiziane e americane questa settimana per discutere di una possibile azione comune in Libia, anche se al momento ha scartato qualsiasi ruolo militare per l’Ue. Ieri il premier Matteo Renzi ha assicurato che dall’Italia arriverà “un forte sostegno alle iniziative che l’Onu vorrà mettere in campo: quello che l’Onu deciderà andrà bene”, ha detto il Premier.
