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Asta Bot a tassi record. Volano Snam e Terna

Borse prudenti in attesa dei due vertici europei: quello dell’Eurogruppo sulla Grecia e dei quattro a Minsk sulla crisi Ucraina – In Italia i gruppi dell’energia beneficiano della decisione della Corte costituzionale che ha bocciato la Robin Tax – Titoli oil penalizzati dal ribasso del petrolio – Su Unicredit e Mps in vista dei conti

Asta Bot a tassi record. Volano Snam e Terna

Le Borse rallentano  in attesa dell’esito dell’incontro dell’Eurogruppo sul dossier Grecia. Da Atene Tsipras fa sapere di aver raggiunto un’intesa con l’Ocse per elaborare “un piano di rilancio su nuove basi”. Da Mosca  arriva l’offerta di aiuti alla Grecia in caso di rifiuto Ue.

Milano  è piatta, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale sulla Robin Tax: indice Ftse Mib +0,10% a quota 20748.

In ribasso  le altre piazze che scontano l’irrigidimento della posizione tedesca su Atene e le difficoltà del negoziato a Minsk: Parigi -0,57%, Francoforte -0,35%, Madrid -0,82%. In ribasso anche Londra.

Il cambio euro/dollaro è a 1,131, poco mosso rispetto alla chiusura di ieri a 1,132. Invariato il cambio con il franco svizzero a 1,04.

Nuovo record per i Bot a 12 mesi. Il Tesoro ha collocato i 7 miliardi offerti al tasso dello 0,209% contro 0,243% dell’asta precedente.

Sul mercato dei titoli di Stato il bond greco a 5 anni è scambiato a un rendimento del 15,84%, da 15,13% di ieri. Atene ha collocato 1,137 miliardi a 13 settimane al tasso del 2,50%.  

Il  Btp decennale è stabile all’1,66%. Spread con il Bund a 130 punti.

Banche ed energia tengono banco sul listino italiano.

Corrono i titoli legati all’energia dopo la notizia che la Corte Costituzionale ha bocciato la Robin Hood Tax, introdotta nel 2008 come addizionale Ires sulle società del settore, con un prelievo annuo pari a 1 miliardo di euro. 

Bene  Snam +3,3% e Terna +3,8%: Citigroup ha promosso entrambi i titoli portando il giudizio a Buy: il target price di Snam è stato alzato a 4,40 euro da 4,0 euro, quello di Terna a 4,15 euro da 3,20 euro. Bene anche Iren +2,5%

Enel Green Power
sale dello 0,5%. Enel  +0,6%,

I titoli oil pagano invece il ribasso in Usa del petrolio (Wti in caduta del 5% a 50 dollari al barile):  Eni  -1,2%, Saipem -0,7% e Tenaris  -0,3%.   

Positive  Unicredit +1,2% e Monte Paschi +0,8% in attesa dell’annuncio dei risultati nel pomeriggio.

Banche poco mosse: Intesa +0,2%. S&P Iq Capital ha alzato il target price a 2,7 euro (da 2,4). Giudizio hold.

 Fra le popolari, sale Pop.Milano +2%. Secondo Equita i risultati del quarto trimestre sono sopra le attese, l’outlook del 2015 è confortante “in attesa del processo di aggregazione nel settore che dovrebbe scattare a breve. Bene anche Bper +0,5% che ha annunciato di voler chiudere 130 filiali (-581 dipendenti) con il piano industriale2015-17. Banco Popolare +1,3%.

In calo  Ubi  -1% al centro delle perquisizioni della Guardia di Finanza. 

Rallenta anche Telecom Italia -0,6% , il giorno dopo l’annuncio dell’arrivo di BlackRock. Fca +0,1%. 

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