Nel 2014 il sistema delle imprese registra un saldo positivo tra aperture e chiusure. Lo comunica Unioncamere sottolineando che il bilancio, di poco superiore alle 30mila unità, è pari a un tasso di crescita del numero delle imprese registrate dello 0,51%, più che doppio rispetto all’anno precedente (+0,21%).
Secondo Unioncamere il risultato appare totalmente determinato dal deciso calo delle cessazioni. Sono, infatti, 340.261 le imprese che hanno chiuso i battenti, 31.541 in meno rispetto a quanto avvenuto nei dodici mesi precedenti. Il dato è il migliore dal 2010 e potrebbe indicare una possibile inversione di tendenza nelle attese degli imprenditori oggi attivi, che ipotizzano la possibilità di un effettivo rilancio delle attività nel corso del 2015.
Al dato positivo relativo alla frenata del numero delle aziende che hanno abbassato la saracinesca negli ultimi 12 mesi, fa da contraltare, quello che riguarda le nuove aperture. Nella nota di Unioncamere si legge che nei dodici mesi appena trascorsi, infatti, le nuove iniziative sono state 370.979, un risultato inferiore a quello dell’anno precedente in cui si registrarono 384.483 nuove iscrizioni.
Restando in tema di iscrizioni si nota come si sia registrato un boom nell’area geografica ‘Sud e le Isole’. Infatti, delle 370mila nuove imprese, oltre 125mila arrivano dalle regioni meridionali. Segue il Nord-Ovest con poco più di 95mila nuove aziende, il Centro con 83mila e chiude il Nord-Est con poco più di 66mila. Proprio nell’area del Nord-Est bisogna segnalare l’unico saldo negativo fra iscrizioni e cessazioni. A fronte di 66360 aperture si registrano 67345 chiusure.
