Meno burocrazia e meno tasse aeroportuali: è quanto vorrebbe in Italia Michael O’Leary, ceo di Ryanair, in tour nel nostro paese in questi giorni, per festeggiare i 30anni della compagnia nelle città dov’è più radicata.
Questa mattina a Bologna il numero uno dei voli low cost ha annunciato fra l’altro un record di prenotazioni nel capoluogo emiliano per la programmazione estiva 2015, grazie a “34 rotte e voli aggiuntivi su Barcellona, Catania, Londra, Madrid e Siviglia, che permetteranno di trasportare circa 3 milioni di clienti all’anno e sosterranno 3.000 posti di lavoro all’aeroporto”. Una prospettiva che fa di Bologna lo scalo con le migliori performance di crescita in Italia e “forse in Europa”.
Poiché al meglio non c’è mai fine però il manager irlandese spera che il nostro paese non aggiunga ulteriori lacci a chi opera nel settore. Per creare lavoro infatti non basta il jobs act “è necessario sostenere la crescita senza aggravare le regole e le tasse per pagare le pensioni agli ex dipendenti di Alitalia”.
La politica di Ryanair d’altra parte sta dando molti frutti in termini economici e di sviluppo: è prima per traffico in Europa, per tariffe più basse, per puntualità. Ogni giorno mette in pista 1.600 voli da 72 basi, che collegano 189 destinazioni in 30 paesi, e opera con una flotta di oltre 300 Boeing 737-800, mentre ulteriori 280 nuovi aeromobili Boeing 737 (e un’opzione per altri 100 Boeing 737 MAX 200), le permetteranno di abbassare ancora le tariffe e di accrescere il traffico dai 90 milioni di passeggeri di quest’anno a oltre 160 milioni nel 2024.
Il gruppo accarezza da tempo anche l’idea di servire rotte intercontinentali, in particolare verso le Americhe, ma questa possibilità al momento è ancora un sogno nel cassetto “per il costo troppo alto degli aeromobili”, sostiene O’Leary. Nel caso in cui le condizioni attuali cambiassero Ryanair darebbe vita a una compagnia sorella controllata e destinata ai voli a lungo raggio, dotata di una cinquantina di mezzi, in modo da mantenere i prezzi altamente competitivi.
“Grazie alle nostre scelte – afferma il manager – dal 1985, anno della nostra nascita, il costo dei biglietti aerei è calato del 90% e i viaggiatori hanno risparmiato 11,7 miliardi di euro”.
Nel 2015 la compagnia inserirà 30 nuove rotte in Italia e gli aeroporti di Crotone e Verona. In questo contesto spicca la centralità di Bologna: con 34 rotte, 200 voli settimanali e 3 milioni di clienti previsti (erano 2,3 milioni nel 2014). Gli irlandesi non intendono però acquistare quote dello scalo petroniano, che ha progetti di quotazione in Borsa, ma vogliono contribuire a favorirne l’ulteriore sviluppo: “grazie alle sue strutture, adeguate alle nostre esigenze”.
All’insegna dello slogan “Always Getting Better” infine la compagnia sta festeggiando il trentennale con la vendita di 100.000 posti su tutto il suo network europeo a partire da 19.99 euro per viaggiare a febbraio e marzo. Posti a tariffe basse sono disponibili per la prenotazione fino alla mezzanotte di giovedì (5 febbraio).