Tra campionato e mercato. L’ultimo weekend di gennaio regala come sempre grandi emozioni: dal campo e dai tavoli delle trattative. Partiamo dal calcio giocato, nuovamente protagonista con gli anticipi della ventesima giornata. L’aperitivo delle 18 sarà Genoa-Fiorentina (la prima dei viola senza Cuadrado), scontro molto interessante in chiave Europa, la cena invece sarà con vista scudetto. Roma-Empoli infatti è una partita che i giallorossi non possono sbagliare per nessun motivo, non dopo che gli ultimi risultati (tre pareggi consecutivi) hanno permesso alla Juventus di scappare a + 7 in classifica.
“Pareggiamo troppo, è vero, ma siamo sempre in alto – il pensiero di Rudi Garcia. – Con le forze che abbiamo possiamo fare cose importanti, chiedo solo alla gente di non avere la memoria corta”. Già, perché in città, dopo l’enorme entusiasmo di inizio stagione, si respira un’aria un po’ dimessa, quasi rassegnata di fronte alla classifica. A tener vivo l’ambiente però ci sta pensando il mercato. Partito Destro, la Roma si prepara ad accogliere Seydou Doumbia, acquistato dal Cska Mosca in prestito oneroso (2 milioni) con diritto di riscatto (12).
“Mattia voleva giocare di più, era normale lasciarlo partire – ha spiegato Garcia. – Ora però arriverà un centravanti ancora più forte che ci aiuterà nel proseguo della stagione”. La fiducia è tanta, anche se infortuni e Coppa d’Africa stanno complicando non poco le cose. Questa sera il tecnico giallorosso dovrà fare a meno di De Rossi e Strootman (a proposito, l’olandese, operato ieri, ha scoperto di avere un danno cartilagineo: i tempi di recupero saranno molto più lunghi del previsto), oltre che del solito Gervinho, ancora impegnato con la Costa d’Avorio.
A centrocampo le scelte sono pressoché obbligate, con il trio Pjanic-Paredes-Nainggolan a proteggere il quartetto difensivo (Maicon, Yanga Mbiwa, Manolas e Holebas) e a lanciare il tridente d’attacco Iturbe, Totti e Ljajic. Sarri risponderà con un 4-3-1-2 nel quale Saponara avrà il compito di esaltare le doti offensive di Pucciarelli e Maccarone. Ma in questi giorni le partite non si giocano solo in campo. I dirigenti infatti sono attivissimi sul mercato per cercare rinforzi last minute, senza alcuna distinzione.
E’ il caso del Milan, che dopo aver comprato Cerci, Bocchetti e Destro, sta ora per chiudere l’acquisto di Antonelli dal Genoa. Cresciuto nel settore giovanile rossonero, figlio del celebre Roberto “Dustin” (il centravanti della stella), il terzino rossoblu può arrivare in due modi: scambio alla pari con Armero (ma il colombiano oppone resistenza) o prestito con diritto di riscatto (5 milioni). Per rinforzare la difesa poi piace molto Munoz: al momento manca l’accordo col Palermo ma da qui alle 23 di lunedì sera (dead line del mercato) può ancora succedere di tutto.
Il discorso, ovviamente, vale anche per l’Inter, sempre a caccia di un centrale difensivo e di un centrocampista. Sfumato il croato Vida (la Dinamo Kiev si è opposta), i nerazzurri hanno accelerato per Rhodolfo. L’accordo con il Gremio è stato trovato sulla base di un prestito oneroso (350 mila euro) con diritto di riscatto a 4,5 milioni, ora non resta che chiudere con il giocatore. In dirittura d’arrivo anche l’affare Diarra: la Lokomotiv Mosca sembra disposta a cederlo in prestito secco. La notizia più succosa arriva però dal fronte Cassano: il barese infatti è vicinissimo a tornare in nerazzurro. Si tratterebbe di un contratto di 6 mesi con opzione per la stagione successiva, il tutto senza nessun tipo di esborso economico (ingaggio a parte) visto che Fantantonio si è liberato dal Parma.
L’Inter ha poi concluso un’operazione importante anche in uscita, cedendo il giovane Bonazzoli alla Sampdoria dello scatenato Ferrero. L’attaccante, considerato una futura stella, si trasferirà a Genova a luglio per 10 milioni ma i nerazzurri potranno comunque ricomprarlo entro i prossimi tre anni, sfruttando una clausola prevista nel contratto. Resta poi da dirimere la vicenda Osvaldo, richiesto a gran voce dalla Juventus. I bianconeri attendono solo che Giovinco risolva le pratiche burocratiche con la Msl, anticipando così di qualche mese il proprio trasferimento in Canada, dopodiché proveranno a riportare a Torino l’attaccante. Si dice che Thohir non sia propriamente entusiasta della cosa, ma sembra difficile che l’affare possa saltare.