“Noi cambiamo il Fisco per gli italiani, non per Berlusconi. Senza fare sconti a nessuno, nemmeno a Berlusconi, che sconterà la sua pena fino all’ultimo giorno. Questa ossessione sia da parte di chi lo ama che da parte di chi lo odia non mi riguarda”. Così Matteo Renzi nella sua Enews.
“Ho pensato sia più opportuno togliere di mezzo ogni discussione e inserire anche questo decreto nel pacchetto riforme fiscali del 20 febbraio”, ha aggiunto il Premier in risposta alle polemiche sollevate dalle opposizioni e dalla minoranza Pd a proposito della controversa norma sulla delega fiscale. Un articolo che – escludendo la punibilità per chi ha evaso fino al 3% del reddito dichiarato – avrebbe di fatto cancellato il reato per cui è stato condannato Silvio Berlusconi, che avrebbe quindi potuto ricandidarsi immediatamente. L’intero provvedimento sul fisco è stato rinviato al 20 febbraio e sarà quindi affrontato dopo l’elezione del nuovo Capo dello Stato.
“Il Presidente della Repubblica – ha continuato il Presidente del Consiglio -. Chi sarà? Cosa farà? Ma sarà politico o tecnico? Uomo o donna? Di maggioranza o di opposizione? Domande legittime che rimbalzano nelle stanze romane. Ormai è il passatempo preferito degli addetti ai lavori. Capisco e non commento. Posso però dire che se l’Italia ha attraversato indenne un momento molto delicato gran parte del merito va a Giorgio Napolitano. E che prima di discutere del futuro un sommesso grazie va all’attuale Presidente della Repubblica. Che si accinge a lasciare il Quirinale dopo nove anni di servizio alla Patria di cui tutti – nessuno escluso – dovrebbe essergli riconoscente”.
Quanto all’Italicum, ha concluso Renzi, “basta col ricatto dei partitini”: con la nuova legge elettorale “il partito più forte governa da solo. Da domani siamo al Senato, in Aula. Poi passaggio finale alla Camera. Dopo anni di parole ci siamo davvero”.