Beppe Grillo si schiera dalla parte dei vigili assenteisti e punta il dito contro il sindaco di Roma Ignazio Marino e il ministro Giuliano Poletti. In un post al vetriolo, sul suo blog, il leader del Movimento 5 Stelle ha voluto raccontare la propria “verità” sull’83,5% di caschi bianchi che, la notte di Capodanno, non si sono presentati al lavoro, adducendo le più diverse motivazioni (malattia, donazione di sangue, legge 104 o il rifiuto di accettare gli straordinari).
Una specie di sciopero selvaggio che ha scatenato le polemiche e ha portato all’apertura di un’inchiesta. Grillo, però, la vede diversamente: per il leader dell’M5S tutta la vicenda sarebbe figlia di un “accanimento mediatico da parte del governo e dei giornali al suo servizio”.
Un caso montato ad arte, insomma, per “distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla vicenda di mafia capitale collusa con i politici del Comune, a proposito Marino e Poletti quando vi dimettete?”. E anche per poter agire, dopo aver criminalizzato mediaticamente un’intera categoria” con misure sempre più restrittive nei confronti di una parte del pubblico impiego”.
Il blog di Grillo, poi, ospita una lettera firmata “David, vigile urbano della Capitale”, che sposa a pieno le tesi del leader del M5S: “Non vi raccontano che i vigili sono in agitazione, insieme agli altri comunali, da un mese. Non vi raccontano che Marino, mostrando insofferenza e un po’ di schifo verso la categoria, non si è mai presentato agli incontri con i sindacati. Non vi raccontano che dal primo gennaio è entrato in vigore un nuovo contratto, imposto unilateralmente che prevede riduzioni di stipendio per tutti, su un contratto fermo già da 8 anni”.
“E non vi raccontano – prosegue la lettera – che i vigili sono in agitazione perché il provvedimento anticorruzione voluto da Brunetta è stato recepito dall’amministrazione nel modo più estensivo e punitivo possibile. Non per i corrotti o i ladri, ma per tutti. E finora ha portato al trasferimento in altre sedi di persone integerrime, senza macchia alcuna, a pochi mesi dalla pensione. Con una cattiveria ed un cinismo unici”.
“Non vi raccontano, soprattutto, che i vigili – in conclusione – hanno dichiarato che, come forma di protesta avrebbero disertato la prestazione straordinaria volontaria di Capodanno, anche perché sciopero e assemblea non sono stati autorizzati”.