Le disparità di reddito frenano la crescita economica e l’impatto può essere molto pesante, tanto più che la crisi ha allargato a livelli record il fossato tra i più ricchi e i più poveri.
Nel caso dell’Italia, in base a un working paper dell’Ocse, l’aumento delle disuguaglianze ha tagliato 7 punti di crescita tra il 1990 e il 2010. L’effetto sul Pil è stato negativo quindi quasi quanto la crisi iniziata nel 2008.
L’aumento delle disparità riguarda quasi tutti i Paesi Ocse: mentre negli Anni 80 il 10% più ricco della popolazione dell’area guadagnava 7 volte più del 10% più povero, oggi la differenza arriva a 9,5 volte, il livello più alto da 30 anni. In Italia il divario è salito a 10,5 volte dalle 9 del 2007.
La maglia nera va al Messico con 30,5 volte, mentre la palma delle minori disuguaglianze è della Danimarca (5,3). Tornando alla Penisola, in altre parole, il 10% più ricco guadagna il 24,4% del reddito nazionale, il 10% più povero si ferma al 2,4%.