“Siamo la banca più forte in Europa come capitale” dice il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in un’ampia intervista al “Corriere della Sera” in cui traccia la strategia che seguirà la banca. Per il futuro niente più grandi acquisizioni e fusioni ma crescita mirata, soprattutto in Europa e sul piano internazionale, nel private banking, nell’asset management e delle assicurazioni.
Per il private banking Messina conferma l’interesse di Intesa per Coutts, asset della Royal Bank of Scotland ma avverte che gli scozzesi sono restii a vendere e che “noi non siamo disposti a pagare qualunque prezzo”.
Dopo aver confermato anche che l’obiettivo di Intesa è produrre 4,5 miliardi di euro di utili nel 2017 e 10 miliardi di dividendi da qui al 2017 senza escludere che una parte dei 16 miliardi di capitale in eccesso possa essere restituito agli azionisti, Messina si focalizza sul risparmio gestito. “Tra depositi e risparmi – spiega – gestiamo 800 miliardi di euro, la metà del Pil del Paese. siamo la cassaforte degli italiani e vogliamo continuare ad esserlo”.
Per questo il numero uno di Intesa pensa in particolare alla creazione di un polo europeo del risparmio attorno a Eurizon che dovrebbe agire come polo aggregante.