La Borsa di Milano +0,52% accelera dopo la pubblicazione dell’Ifo, l’indice della fiducia delle imprese tedesche, salito a 104,7 in novembre, il consensus si aspettava 103. L’ascesa del listino italiano è frenata dallo stacco del dividendo di alcune blue chip: Atlantia +0,8%, Mediobanca +2,8%, Mediolanum +1,6%, Sias -0,6%, Tenaris -1,8%, Terna -0,6%.
L’indice Ftse Mib si mantiene comunque sopra quota 20 mila (20052). Fa meglio Parigi in rialzo dello 0,90%, bene anche Francoforte +0,7%. La migliore è Madrid (+1,17%). Fuori dall’area euro Londra scende dello 0,08%.
Scende lo spread tra il Btp ed il Bund a 138 punti base: un livello così basso non si vedeva da metà ottobre. Il decennale tratta al rendimento del 2,14%, scende di 5 punti base.
Prende quota la scommessa sul rimbalzo del petrolio, in vista del vertice Opec di giovedì 27 novembre: Il petrolio di tipo Brent oggi è stabile a 80 dollari al barile. Eni guadagna lo 0,7% a 17,32 euro, dopo il balzo del 4,6% di venerdì. La compagnia petrolifera ha annunciato oggi un accordo con il governo del Ghana da 6 miliardi di dollari per consentire a Eni Exploration di avviare i lavori nel blocco Offshore Cape Three Points e schierare una terza unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (Fpso).
Nel settore Saipem arretra dello 0,5% e Tenaris perde l’1,6%.
Hanno accelerato le banche: Banco Popolare +3,8%, Ubi Banca +2,5%. Unicredit +1,4%, Monte Paschi +1,3%. Intesa sale del 2,5%. Il Financial Times scrive che la banca sta studiando un’offerta per rilevare Coutts & Co., banca del Regno Unito controllata da Royal Bank of Scotland, che esercita anche attività di private banking e gestione patrimoni. Il valore dell’operazione ammonterebbe intorno ai 500 milioni di sterline (circa 630 milioni di euro). Tra i clienti di Coutts c’è anche la Regina Elisabetta II.
World Duty Free è fra le migliori blue chip con un rialzo del 3,8%. Il Corriere della Sera scrive che la società dei duty free sta accelerando nella ricerca di un gruppo con cui fondersi e l’operazione potrebbe arrivare dopo l’estate dell’anno prossimo.
Telecom Italia perde l’1,8%: il management ha avuto il mandato di esplorare la possibilità di integrazione con la brasiliana Oi.
Quasi invariata Enel (+0,1%), Finmeccanica +0,5%. Fca perde lo 0,8%, StM +0,5%.
