No a jobs act, no alla legge di stabilità e alla riforma della scuole, e no, più in generale, alle politiche del governo Renzi. Sono questi i punti principali dello sciopero indetto da Cobas, Cub, Usi e Adi Cobas, e dei cortei e delle manifestazioni che si terranno in tutta Italia, e in particolare modo a Roma.
Lo sciopero “generale e sociale” dei sindacati, cominciato a mezzanotte si protrarra per 24 ore, accompagnato da picchetti e sit in. A Roma le manifestazioni che si svolgeranno in tutta la città saranno oltre 10, animate da studenti, precari e movimenti, oltre che dai sindacati. Sotto osservazione il corteo principale che va da piazza della Repubblica fino a piazza Vittorio, considerato il più a rischio per atti di violenza o vandalismo.
A Milano, invece, occhi puntati sulla manifestazione di precari e studenti, e sul corteo della Fiom, che vede la partecipazione del segretario generale del sindacato Maurizio Landini, oltre che del segretario aggiunto dei metalmeccanici del Belgio Angelo Basile.
A mettere in ginocchio le grandi città, e non solo, però, concorre soprattutto lo sciopero dei trasporti pubblici, che rende la mobilità decisamente complicata. A Roma l’Ataca comunica che dalle 10 alle 14 tutte le corse di autobus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie sono a rischio. A Milano, l’agitazione andrà dalle 8,45 alle 15 e poi dalle 15 alle 18. Disagi anche a Torino, dove la protesta interesserà i servizi di Gtt dalle 18 alle 22 e a Firenze, dove l’agitazione durerà dalle 15.15 a fine servizio secondo quanto comunica l’Ataf.
Problemi, ovviamente, anche sulla rete ferroviaria. Trenitalia garantisce i servizi sui convoglio regionali solo dalle 6 alle 9 e delle 18 alle 21, mentre i servizi delle Frecce e di Italo dovrebbero svolgersi regolarmente.