Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto che riordina le accise sulle sigarette. Le nuove accise entreranno in vigore a partire dal 2015 e assicureranno, nelle attese, un gettito maggiorato di 200 milioni di euro. L’ok al provvedimento è arrivato dopo un solo passaggio parlamentare.
L’aumento sarà compreso tra i venti e i quaranta centesimi e riguarderà soprattutto le sigarette più economiche, quelle di “fascia bassa”. Le sigarette elettroniche, invece, costeranno meno: il Governo, su questo fronte, ha accettato le condizioni poste dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato. Il decreto che riordina le accise, infatti, prevede un incremento dello sconto fino al 50%. D’altro canto, però, cresceranno i prezzi dei flaconcini.
Il provvedimento varato nella giornata di ieri dal consiglio dei ministri, votato “fuori sacco”, prevede inoltre il superamento dell’accisa minima già recentemente bocciato da Bruxelles, l’introduzione dell’onere fiscale minimo comprensivo dell’Iva e la misura «specifica» della tassazione che passa dal 7 al 10%.
Novità, infine, anche su fiammiferi e rivendite. Il decreto elimina l’imposta di consumo sui fiammiferi, liberalizzandone produzione e vendita. Sul fronte rivendite, nei comuni fino a 2000 abitanti verranno ritoccati al ribasso i requisiti minimi previsti per l’istituzione dei “patentini” per la vendita dei tabacchi nei pubblici esercizi.
