Scende da 12,8 a 8,2 euro per ogni chilometro percorso da un singolo treno il pedaggio che gli operatori dell’altra velocità, Frecciarossa di Trenitalia e Italo di Ntv, dovranno pagare a Rfi a partire dal 2015. Una riduzione del 37%, la cui delibera è stata illustrata oggi dal presidente dell’Authority, Andrea Camanzi: “Siamo intervenuti – ha detto Camanzi – per definire un assetto più trasparente ed efficace”. Camanzi inoltre ha sottolineato che la delibera varata dall’Autorità “non è un provvedimento fatto a comando ma abbiamo ritenuto giusto intervenire nell’interesse generale”.
Per quanto riguarda i pedaggi per l’Alta velocità i criteri e modalità di calcolo definite dall’Autorità hanno portato al ricalcolo da parte di Rfi, la società che gestisce la rete, e pertanto nel 2015 il pedaggio scende da 12,8 a 8,2 euro per treno chilometro. “Tutte le misure sono immediatamente esecutive – ha aggiunto Camanzi – e vigileremo sulla corretta esecuzione da parte di Rfi”. Con la delibera l’authority trasporti di fatto “crea un nuovo sistema di regole per il settore ferroviario – ha detto il presudente Camanzi – che ora diventa più appetibile per gli investitori”. Tuttavia Camanzi ha sottolineato che il gestore della rete ferroviaria, Rfi, è “un’impresa efficiente. Certo deve diventalro di più”.
Sulla delibera è poi intervenuto anche il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Maurizio Lupi, attraverso una nota: “La delibera dell’Autorità dei trasporti sulla regolazione dell`accesso alla rete ferroviaria è un primo grande e importante provvedimento che conferma la bontà della scelta di costituire l’Authority anche contro il parere di molti che la giudicavano inutile”. “Entrando nel merito – prosegue il ministro -, il lavoro dell`Authority conferma la linea già intrapresa dal mio ministero un anno fa, quando con un decreto furono ridotte del 15% le tariffe di pedaggio per l’alta velocità ferroviaria, pagate da Trenitalia e Ntv. Oggi arriva questa ulteriore riduzione sancita dall`Autorità che permette un più concreto accesso alla rete e stimola ulteriormente la concorrenza. Non sarebbe però corretto limitare l`intervento dell`Authority a questo aspetto”.
“Ci sono altre importanti decisioni che hanno positive conseguenze anche sui servizi per il Trasporto pubblico locale – conclude Lupi -. Soprattutto voglio sottolineare l’importanza del fatto che l`Autorità vigilerà sugli effetti che queste misure provocheranno per evitare comportamenti commerciali anti concorrenza. E’ un modo serio per portare le cose fino in fondo, perché fatta la legge, come spesso succede, non sia permesso l’inganno”.