La forma della poesia è riproducibile in un formato liquido?
Anche la poesia sta per essere travolta dalla rivoluzione diglitale. Gli ebook di poesia stanno conoscendo una rapida diffusione, se si considerano le pubblicazioni assai limitate degli ultimi anni, grazie all’avvento di nuove tecnologie, ma anche per merito di investitori attenti e lungimiranti.Fino ad oggi, il successo degli ebook di poesie è stato ostacolato da tre fattori, rispettivamente di natura tecnica, economica e culturale.Creare la versione digitale di una poesia significa innanzitutto scontrarsi con un problema di tipo pratico. Infatti, i formati per ebook non si prestano alla rappresentazione di testi poetici, poiché la forma non è facilmente riproducibile con l’ePub, il linguaggio di sviluppo degli ebook. Molto spesso, l’ebook non rispecchia la struttura delle poesie e non riportano le interruzioni di linea e di pagina, a cui gli autori attribuiscono una notevole importanza. Le pause che separano i versi sono cariche di significato, così che la loro assenza comporta la scomparsa degli spazi di riflessione entro i quali il lettore ha la possibilità di cogliere detrminate sfumature del testo.Il problema di fondo non è trasferire i testi dalla pagina di un libro allo schermo di un ebook reader, ma fare in modo che la struttura e l’impaginazione delle poesie rimangano intatte anche qualora il lettore decidesse di modificare la dimensione dei caratteri o di servirsi di un dispositivo diverso da quello per cui l’ebook è stato creato appositamente.
Costi di produzione e ritorni economici
Dal momento che la questione si configura ormai come una vera e propria sfida in campo tecnologico, alcune case editrici specializzate nella pubblicazione di poesie hanno ritenuto opportuno investire nello sviluppo di sistemi che si adattino alle esigenze di questo genere letterario. I costi non propri irrilevanti della codifica e la necessità di una revisione meticolosa hanno distolto molti editori dal proposito di pubblicare raccolte in versione digitale. Fino a questo momento, infatti, molti hanno preferito non rischiare e rimandare le spese di conversione a quando i pionieri del digital publishing, come la Copper Canyon Press, renderanno note le loro scoperte a beneficio di tutti, se mai decideranno di farlo.A tutto ciò si aggiunge un’ulteriore complicazione e cioè che il riscontro economico di queste pubblicazioni è generalmente molto basso. Di conseguenza, le case editrici si concentrano in particolar modo sulla narrativa, impedendo alla poesia di consolidare la sua posizione all’interno del mercato editoriale. Per investire in una nicchia bisogna riporre una grande fiducia nelle sue potenzialità e avere il coraggio di dare spazio ad autori giovani e poco conosciuti, il cui contributo sarà fondamentale per svecchiare un genere il cui solo nome rievoca un mondo passato. Agli occhi del grande pubblico, la poesia continua a rappresentare la più solenne e forse la più antiquata tra le espressioni artistiche, oltre che la più difficile da comprendere e da apprezzare.
La poesia è cartacea?
La terza barriera che impedisce alla poesia di imporsi nell’era digitale è alquanto astratta rispetto alle altre, poiché deriva da un atteggiamento culturale, ovvero dal bisogno di tenere in mano un libro cartaceo al fine di ricreare un preciso contesto temporale ed estetico. L’atto stesso di leggere un libro, meglio se un po’ vecchio e ingiallito, è di per sé qualcosa di molto suggestivo, mentre è più difficile riuscire a sentirsi dei piccoli Shakespeare tenendo in mano un lettore di ebook. Questa parola inglese rappresenta tutto un mondo che appare inconciliabile con la concezione classica di poesia, perché sinonimo di tecnologia e modernità.Nonostante la presenza di alcuni ostacoli, sarà solo grazie alla digitalizzazione che questo genere letterario potrà uscire dal suo guscio, sucitando dapprima la curiosità e poi l’interesse di un numero sempre maggiore di lettori, grazie alle infinite potenzialità del web.
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