Sale Piazza Affari al termine di una giornata a rischio. L’indice Ftse Mib, scivolato ad un minimo di 19.037 punti dopo la pubblicazione (scelta non gradita da Bruxelles) della lettera del Commissario Ue Jyrki Katainen critica sulla legge di stabilità, ha gradualmente recuperato terreno fino a chiudere a quota 19.434, con un rialzo dello 0,88%.
Ancora più brillanti Parigi (+1,25%) e Francoforte (+1,19%). Seguono, sempre in terreno positivo, Madrid (+0,79%) e Londra (+0,29%). Aria di rialzo anche in Usa: S&P 500 +1,49%, Dow Jones +1,53%, il Nasdaq addirittura +1,70%.
Perché quest’inversione di rotta? All’origine, finalmente c’è un’iniezione di buone notizie. In mattinata sono arrivate indicazioni migliori del previsto dall’industria manifatturiera europea: l’indice Pmi Markit, grazie al dato tedesco, è salito a 50,7 da 50,3 di settembre mentre si prevedeva un calo.
Nel pomeriggio, l’ottimismo è stato rafforzato da un’ondata di trimestrali americane oltre le stime. Caterpillar ha alzato le previsioni di utile del 2014 grazie alla domanda in crescita dei mezzi per cantieri edili. Se ne avvantaggia anche Cnh Industrial (+2%).
I conti positivi di Gm (+2%) spingono invece Fiat Chrysler (+1,2%). Cnh Industrial guadagna il 2%. Anche 3M e Comcast hanno chiuso il trimestre con utili sopra le attese. Buone notizie anche dalla congiuntura: calano le richieste di sussidi di disoccupazione, mentre il superindice di settembre vola oltre le previsioni.
Le novità positive dall’economia reale hanno favorito la ripresa dei prezzi petroliferi: il future del petrolio Brent sale del 2% a 86,5 dollari il barile.
Salgono Eni e Tenaris (+1%). Saipem avanza del 2% dopo che il numero uno della russa Rosneft ha affermato di volersi fare avanti quando il processo formale di vendita sarà aperto. Ottima performance tra le oil equipment anche per Trevi (+5%).
Poco mosso il mercato valutario e quello obbligazionario, il rendimento del decennale è 2,51%. Il Tesoro italiano ha alzato di 10 punti base, da 1,15% a 1,25% la cedola del nuovo Btp Italia ottobre 2020, il cui importo complessivo, al termine della mattinata di sottoscrizione riservata agli istituzionali, di cui sono state accettate integralmente le richieste, è pari a 7,506 miliardi di euro.
Nel paniere delle blue chips di Piazza Affari la posizione di testa è occupata da a World Duty Free (+5,7%). Tra le banche, nell’antivigilia del voto degli esami europei, Unicredit sale dell’1,5% in vista dell’esclusiva a Prelios-Fortress per Uccmb, la banca all’interno del gruppo che si occupa di crediti deteriorati e sofferenze.
Quanto alle banche, Intesa +1%, MontePaschi -0,9%, Ubi Banca +1 e Banca Popolare di Milano +3%. Tra gli assicurativi, Generali +1,2% e Cattolica +1,2%. Continua la marcia di Finmeccanica (+2%), giunta al sesto rialzo consecutivo. Telecom Italia +1,6%. Mediaset +0,5%.