Avvio positivo, ma di breve durata, per Piazza Affari e per le altre borse europee che tentano il rimbalzo dopo il tonfo di ieri. Dopo un primo modesto rialzo, l’indice Ftse Mib ripiega ora a -0,68%.
Alle 9,20 l’indice Ftse Mib guadagnava lo 0,9% circa, come il Ftse All Share e come l’indice benchmark delle borse europee FTSEurofirst.
Balza Cnh con un progresso del 3,3% (ieri -2,9%), rimbalza World Duty Free con +2,2% (ieri -5,6%).
Salgono in generale i titoli bancari, affossati ieri dalle vendite sui timori legati alla crescita globale e dalle incertezze per la situazione politica in Grecia, che oggi paiono un po’ rientrate.
In recupero anche il settore oil, ieri sotto forte pressione. Saipem guadagna il 2%.
Poco mosse Fca e la controllante Exor, così come Luxottica, che ieri aveva arginato le perdite dopo il pesante selloff dei giorni precedenti.
Partenza in calo per l’obbligazionario italiano che si è lasciato alle spalle una seduta di pesante correzione caratterizzata da una pronunciata flessione anche per l’azionario europeo e Usa e, in generale, per i mercati obbligazionari periferici.
Pochi minuti dopo le 9,40 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 170,2 punti base, in rialzo rispetto alla chiusura di ieri (165). Nell’ultima seduta lo spread ha raggiunto i 173 punti base, al massimo da due mesi, con un allargamento che ha superato i 20 punti base.
Parallelamente il tasso del decennale italiano parte al 2,437% dal 2,406% dal finale di seduta di ieri, dopo aver raggiunto il massimo intraday al 2,45%.