Dopo due anni di calo continuo, a settembre la domanda di energia elettrica in Italia ha fatto registrare un incremento su base annua (+0,4%), anche se il dato corretto per effetti di calendario è rimasto in territorio negativo (-0,2%, perché quest’anno si è avuto un giorno lavorativo in più). In rosso anche il dato destagionalizzato su base mensile: -0,2%. Lo ha comunicato oggi Terna, precisando che il mese scorso l’elettricità richiesta nel nostro Paese è stata pari a 26,2 miliardi di kWh.
La distribuzione territoriale della domanda, come sempre, non è stata affatto omogenea: il 45,9% è arrivato al Nord, il 30,2% dal Centro e il 23,9% dal Sud. In termini di variazione, il dato di settembre è risultato positivo al Nord (+0,4%) e al Sud (+0,8%), mentre al Centro si è registrata una nuova flessione (-0,3%).
“Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario – ha scritto nella nota l’azienda che gestisce la distribuzione dell’energia elettrica –. Nei primi nove mesi del 2014 la domanda è risultata in flessione del 3,0% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2013; a parità di calendario il valore è pari a -2,9%”.