Il ballo dell’Orso, cominciato ieri in Europa dopo l’allarme sulla produzione industriale tedesca, è continuato stamane sui listini asiatici. Tutte le Borse, con l’eccezione di Shanghai (+0,1% alla riapertura dopo una settimana di vacanza), sono i rosso.
Tokyo perde l’1,7%: da inizio anno il calo, in dollari, è del 7% circa. La riunione mensile della Bank of Japan si è chiusa con un nulla di fatto. Intanto il premier Shinzo Abe ha espresso preoccupazione per il calo dello yen: la stagione degli stimoli a pioggia per l’economia sembra finita.
In ribasso Hong Kong (-0,9%), dopo tre giorni di recupero. In picchiata i titoli dei casinò di Macau: a settembre gli incassi delle case da gioco sono scesi dell’11%. Il Pmi servizi cinese segnala una nuova contrazione a settembre.
Seduta difficile anche per Wall Street, nonostante il giudizio positivo del Fmi sull’economia a stelle e strisce: Dow Jones giù dell’1,61%, S&P 500 -1,2%, Nasdaq -1,56%. Stasera, a Borsa chiusa, verranno rese note le minute della Fed. Alla stessa ora prenderà il via la stagione delle trimestrali Usa con i conti dell’Alcoa.
Ieri, poi, giornata di netto ribasso per le Borse europee. La Borsa di Parigi ha perso l’1,8% e Madrid il 2%. Francoforte arretra dell’1,3%. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso dell’1,7%.
SINDROME EBOLA SUI VIAGGI: GIU’ AEREI, AUTOGRILL E WDF
Tre i motori del ribasso:
1) La revisione al ribasso delle stime del Fondo monetario internazionale sul Pil della zona euro. La nuova previsione indica una crescita dello 0,8% nel 2014 (da +1,1% della precedente stima) e dell’1,3% nel 2015 (da +1,5%). Stime abbassate anche per l’Italia con il Pil 2014 ora previsto a -0,2% dal -0,1% precedente, quello per il 2015 è atteso in crescita dello 0,8% (da +1,1%). Il rischio recessione per la zona euro, per il Fondo, è pari al 30% nel 2014, al 40% per il 2015.
2) Le nuove pessime notizie sulla congiuntura tedesca. La produzione industriale ad agosto ha segnato un calo del 4%, il dato più pesante degli ultimi 5 anni e mezzo.
3) Il nuovo caso di Ebola in Spagna ha gettato forte preoccupazione sul comparto Trasporti e tempo libero: Thomas Cook ha perso il 5,3%, Lufthansa -5,2%, RyanAir -4,9%, EasyJet -5,3%. In Italia a pagare il prezzo sono stati Autogrill, che perde il 4,9%, World Duty Free -2,7% e Atlantia -2,8%.
IN ARRIVO VENERDI’ 8 MILIARDI DI BOT. ASPETTANDO IL RATING
Cala ancora l’inflazione nell’eurozona , al minimo storico in settimana di 1,189%., ma si registra una pausa nella corsa ai titoli della periferia europea. Lo spread tra Btp e Bund è risalito a 143 punto base. Il ministero dell’Economia ha intanto comunicato che all’asta del 10 ottobre, con regolamento il 14, verranno offerti 8 miliardi di Bot a 12 mesi a fronte di 9,775 miliardi in scadenza. Sempre venerdì ci sarà l’appuntamento più temuto: la revisione del rating dell’Italia da parte di Moody’s.
IL BRASILE FRENA FIAT, SU CNH PESA IL WARNING DI AGCO
A piazza Affari in rosso Cnh Industrial (-4,59% a 6,135 euro). il titolo ha pagato la notizia che una società dello stesso settore, Agco, ha abbassato le stime sull’Eps 2014. Fiat debole (-2,09%), sebbene sopra i minimi, dopo i dati sulle vendite di auto in Brasile, che evidenziano un deciso rallentamento e con il gruppo che fa peggio del mercato. Dopo aver preso atto che nessun creditore ha presentato opposizione, il New York Stock Exchange (Nyse) e Borsa Italiana hanno approvato ieri la quotazione delle azioni ordinarie di Fiat Chrysler Automobiles Nv (Fca). E’ previsto che il merger abbia effetto il 12 ottobre 2014, e che le azioni ordinarie di Fca siano quotate a partire da lunedì 13 ottobre 201. In scia Exor-2,9%.
MEDIOBANCA: BANCHE ITALIANE OK AGLI ESAMI UE
Le banche italiane hanno una struttura solida e buffer di capitale sufficiente per affrontare gli esercizi europei sui bilanci bancari ma Carige e Mps rischiano di fallire, seppur di poco, il comprehensive assessment dell’esame Bce, anche se l’eventuale deficit potrà comunque essere coperto con le misure già in atto. E’ il verdetto del report di Mediobanca Securities che ha ribadito il rating overweight sul comparto bancario ripristinando la copertura su Bper +0,16% (outperform e target price a 7,5 euro), Banca Carige (rating neutral e target price a 0,11 euro) e Credito Valtellinese (neutral e target price a 0,95 euro).
Gli analisti confermano i rating “outperform” su Unicredit e Intesa Sanpaolo con target price invariati rispettivamente a 8,90 euro e 2,80 euro. Stesso giudizio anche su Ubi Banca (ma con target price rivisto da 8,30 a 7,80 euro), Banco Popolare (target rivisto da 14,50 a 14 euro) e Credem ( target price a 8,60 euro). Valutazione “neutral” per Mps (target price a 1,15 euro) e Pop Milano (target price a 0,67 euro).
Nella seduta di ieri debole Unicredit (-1,31%). Oggi potrebbe arrivare la decisione sulla vendita di Uccmb, la società del gruppo che gestisce un portafoglio di crediti il cui valore si aggira intorno ai 3,4 miliardi di euro, dopo che circa un miliardo è stato scorporato dal pacchetto. La settimana scorsa sono state presentate le offerte vincolanti da parte della cordata Prelios/Fortress e di Lone Star.
Monte Paschi sale dello 0,1%, alla vigilia dell’ingresso domani nel Cda dei rappresentanti di Btg Pactual e Fintech.
UTILITIES ED ENERGIA NON SFUGGONO AL ROSSO
Seduta in rosso per le altre blue chips:
Telecom Italia, invariata per buona parte della seduta, è peggiorata nel finale (-0,69%). Il mercato guarda con cautela alle mosse in Brasile dei pretendenti alla controllata Tim Participacoes. Ieri si è saputo che Grupo Oi, candidato a lanciare un’offerta sulla società brasiliana, potrebbe vendere le attività non-core in Portogallo per fare cassa
Sotto pressione, causa calo delle materie prime e della domanda, petroliferi ed energetici: Eni -2,32%, Enel -2,24% ed Enel Green Power -2%.
NOTE POSITIVE DA DATALOGIC E FINCANTIERI
Sul resto del listino si segnala Datalogic +2,37% a 8,65 euro). Berenberg ha avviato la copertura sul titolo con rating buy e target price di 11,8 euro per azione. In positivo Fincantieri (+1,12%): Equita Sim ha avviato la copertura con rating hold e prezzo obiettivo a 0,80 euro.