Nella corsa per la conquista del Club Med, Andrea Bonomi boccia i cinesi di Fosun. In una lettera inviata al quartier generale del Club a Parigi, l’investitore italiano, in gara con il suo veicolo Global Resorts, esprime “forte preoccupazione” riaguardo al progetto portato avanti dai concorrenti cinesi che hanno presentato un’offerta di 22 euro per azione.
In particolare, Bonomi mette in dubbio la vocazione turistica dei concorrenti di Gaillon Invest II, veicolo della conglomerata cinese Fosun e del suo azionista di controllo, il miliardario cinese, Guo Guangchang. “Fosun – scrive nella lettera – dispone di un’esperienza limitata nel turismo” contrariamente a quanto si afferma nella presentazione del gruppo cinese, giudicata “fuorviante”.
Altri dubbi vengono sollevati “sulla struttura finanziaria del progetto presentato da Gaillon Invest II e Fidelidade, orientata al breve termine e destinata mettere pressione sulla società” con possibili ripercussioni sull’occupazione. Global Resorts sotolinea invece che la sua azione e quella degli altri azionisti impegnati nel consorzio di investimento, è impostata su un progetto di lungo periodo con maggiori possibilità di crescita duratura.
Infine, l’azionariato cinese – prosegue ancora la lettera – perseguirà una strategia di sviluppo orientata prevalentemente verso la Cina, “senza alcun impegno verso il mercato francese e verso quello europeo” .