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La Scozia boccia il referendum sull’indipendenza: niente divorzio da Londra

Gli unionisti vincono contro i separatisti: 55% contro 45% il verdetto finale, quasi 400mila i voti di scarto – Cameron si è congratulato con i leader unionisti – E’ la terza volta che la richiesta di indipendenza scozzese viene bocciata dalla consultazione popolare – Il voto dà immediatamente slancio alla sterlina e serenità ai mercati di tutta Europa.

La Scozia boccia il referendum sull’indipendenza: niente divorzio da Londra

La Scozia non si separerà dalla Gran Bretagna. Edimburgo e Londra dovranno convivere sotto lo stesso tetto. I “No” hanno infatti vinto il referendum sull’indipendenza con il 55% e il “Sì” di conseguenza è al 45%: dieci punti percentuali di distacco, 2.001.926 voti contro 1.617.989. Poco meno di quattrocentomila elettori – la differenza tra i due schieramenti – hanno deciso che l’Inghilterra resterà una nazione unita.

La vittoria del “No” è stata dunque molto più ampia di quanto previsto dalla maggior parte dei sondaggi della vigilia, che pure vedevano gli anti-indipendentisti in vantaggio. Particolarmente significativo il dato di Edimburgo: nella la città che sarebbe diventata la capitale del nuovo Stato, gli indipendentisti si sono fermati addirittura al 39% mentre gli unionisti sono al 61%.

Il risultato del referendum ha già fatto salire la sterlina, che già ieri dava segni di recupero, e sta subito tonificando i mercati e tranquilizzerà le banche e la grande finanza scozzese che meditavano la fuga a Londra in caso di vittoria dei sì alla secessione. La bocciatura del divorzio rasserena anche la Gran Bretagna e l’Europa che temevano un effetto domino sulla scia del referendum scozzese.

Se Londra e l’Europa tirano un sospiro di sollievo, di sicuro festeggia anche Madrid che vede allontanarsi i sogni indipendentisti della Catalogna.

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