Condividi

Fisco, ecco il nuovo 730: dal 2015 dichiarazione dei redditi precompilata

Dal 2015 il Fisco invierà per via telematica ai contribuenti (ogni anno entro il 15 aprile) la dichiarazione dei redditi precompilata – A cittadini non rimarrà che controllare l’esattezza e la completezza dei dati – Ecco come funziona la novità introdotta oggi dal Consiglio dei ministri.

Fisco, ecco il nuovo 730: dal 2015 dichiarazione dei redditi precompilata

Passo avanti dei contribuenti italiani verso una vita meno stressante. Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali, che prevede – fra l’altro – la dichiarazione dei redditi precompilata

La novità “realizza una rivoluzione nella gestione del rapporto tra amministrazione finanziaria e cittadino – si legge nella nota del Governo –, che per circa 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati) inizia già nel 2015”. La dichiarazione sarà inviata ogni anno ai contribuenti in via telematica entro il 15 aprile, ma il contribuente potrà accedervi attraverso il sito internet dell’Agenzia delle Entrate o delegando il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, il commercialista o il Caf.

Ad oggi, è il contribuente ad avere la responsabilità di compilare la dichiarazione, mentre l’amministrazione finanziaria deve solo verificare il risultato e comunicare gli esiti. Con l’invio della dichiarazione precompilata, invece, il Fisco ha l’obbligo di raccogliere i dati e di inviarli entro determinate scadenze al contribuente, cui rimane solo il compito di verificare l’esattezza e la completezza del documento. Se questi controlli saranno svolti da un Centro di assistenza fiscale o da un commercialista, l’Agenzia delle Entrate chiederà a loro eventuali chiarimenti, non più ai cittadini. 

Per scrivere la dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle Entrate utilizzerà le informazioni dell’Anagrafe tributaria (ad esempio la dichiarazione dell’anno precedente e i versamenti effettuati), i dati trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi (ad esempio, compensi per attività occasionali di lavoro autonomo).

A partire dalla dichiarazione dei redditi da presentare nel 2016 e relativa al 2015, la combinazione delle informazioni acquisite dall’Agenzia delle Entrate e dei dati del sistema Tessera Sanitaria consentirà d’inserire nel documento anche i dati relativi a spese mediche, assistenza specifica e spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta.

Per chi non si trovasse a proprio agio con il nuovo sistema, in ogni caso, rimane la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi alla vecchia maniera, compilando il modello 730 o il modello Unico.

Commenta