Oggi, nella prima riunione dopo la pausa estiva, l’Eurogruppo “ha riconfermato il proprio impegno a ridurre il carico fiscale sul lavoro”. E’ quanto si legge nel comunicato dell’Eurogruppo diffuso al termine della riunione di questa mattina, che si è svolta a Milano.
PADOAN E RENZI: ITALIA RISPETTERA’ DEFICIT AL 3%
Prima ancora che iniziasse l’incontro, il ministro del Tesoro Padoan aveva ribadito che “l’Italia rispetterà gli impegni presi con l’Europa sul deficit di bilancio”, anche se le precedenti stime del 2,6% per il 2014 facevano riferimento a un quadro economico differente. Gli ha fatto eco Matteo Renzi: “Noi rispettiamo il 3%. Siamo tra i pochi a farlo. Dall’Europa dunque non ci aspettiamo lezioni, ma i 300 miliardi di investimenti”, ha scritto il Premier su Twitter.
DIJSSELBLOEM: CUNEO FISCALE E’ TRA RIFORME PRINCIPALI
“Ridurre il cuneo fiscale è una delle principali riforme che renderà le nostre economie più competitive – ha affermato in conferenza stampa il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem –. In questo momento critico, i problemi dell’Eurozona possono essere risolti solo con le riforme strutturali indirizzate a creare più occupazione e crescita. Per fare questo serve uno sforzo che richiede tempo, coraggio politico e perseveranza. Ciascuno deve fare la sua parte, per aver il giusto mix di politiche. Ed il giusto mix riguarda la politica monetaria, e quello c’è grazie alla Bce, e le riforme strutturali. Tutti devono allinearsi alle regole del Patto, riguardo sia l’aspetto fiscale che quello degli investimenti”.
SCHAEUBLE: “SERVONO INVESTIMENTI, ANCHE IN GERMANIA”
Perfino il ministro delle Finanze tedesco, il rigorista Wolfgang Schaeuble, ha ammesso che “siamo in una situazione macro che richiede un rafforzamento degli investimenti ovunque in Europa, anche in Germania, naturalmente nel rispetto delle regole di bilancio. Servono poi riforme strutturali e un miglioramento del quadro regolatorio, tutto questo crea crescita durature e occupazione”.
KATAINEN: “POLITICA FISCALE NON BASTA, SERVONO ALTRE RIFORME”
Un altro falco, Jyrki Katainen, commissario Ue uscente agli Affari economici e futuro vicepresidente della Commissione, ha scritto su Twitter che “la crescita ha bisogno sia di una migliore domanda sia di una miglior offerta. Politiche fiscali più accomodanti non potranno essere d’aiuto senza le riforme per una migliore competitività”.
DRAGHI: “RIPRESA FRAGILE E DISOMOGENEA, MA CONTINUA”
Alla riunione dell’Eurogruppo ha partecipato anche Mario Draghi, presidente della Bce, che al termine dell’incontro ha fatto il punto sul quadro congiunturale: “Abbiamo osservato che il secondo trimestre ha assistito a uno stallo della crescita dopo tre trimestri di ripresa – ha ricordato il banchiere centrale –. Continuiamo a credere che la ripresa continuerà, anche se a ritmo modesto. E’ fragile e disomogena, però secondo noi sta continuando”. Il patto di stabilità e crescita è stato “l’àncora della fiducia dell’Eurozona”, ha concluso Draghi.