L’indice regionale MSCI Asia Pacific fluttua in una stretta forchetta di alti e bassi all’inizio della settimana, e registra un p/e di 13,8 contro 16,8 per lo S&P500 e 15,6 per lo Stoxx Europe 600. I mercati sono chiusi per festività in Cina, mentre Tokyo avanza di poco (+0,1% il Nikkei verso la fine della giornata) con lo yen che supera quota 105.
L’avanzo commerciale della Cina è balzato a quasi 50 miliardi di dollari in agosto, con una buona performance dell’export (+9,4%) e una inattesa contrazione dell’import (- 2,4%). Si pensava che il testimone della crescita in Cina stesse passando alla domanda interna, ma due mesi di contrazione dell’import (sullo stesso periodo dell’anno scorso) sembrano indicare altrimenti. L’effetto ricchezza derivante dalla crisi immobiliare rende i consumatori più cauti.
L’euro si mantiene poco sopra quota 1,29 (1,294) e l’oro risale di poco, a quota 1271 $/oncia. Il greggio WTI perde un dollaro e segna 93,4 $/b (Brent: 100,8). Stabili i futures azionari a Londra e new York.