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Il dollaro re dei mercati e le Borse scommettono sul taglio dei tassi della Bce

Re dollaro domina l’andamento dei mercati che aspettano le mosse di Draghi di domani e sperano che la Bce tagli ancora i tassi – Restano però forti le preoccupazioni per i venti di guerra in Ucraina – Crolla l’oro – Boom del risparmio gestito in Italia – Il Brasile dà sprint alla Pirelli – Del Vecchio: non metterò i Google Glass ma Luxottica li venderà.

Il dollaro re dei mercati e le Borse scommettono sul taglio dei tassi della Bce

Continua, sull’onda delle performance Usa, la corsa del Toro. La Borsa di Tokyo (+0,8%) mette a segno un nuovo rialzo, anche nell’attesa di nuovi stimoli all’economia dopo il rimpasto di governo. Il dato positivo del Pmi cinese aggiunge nuovo ossigeno ai mercati: Shanghai +1%, Hong Kong +0,8%. In Usa, intanto, l’economia sembra sprizzare energia da tutti i pori. Spettacolare l’ISM manufacturing di agosto, uscito ieri ai massimi da oltre 3 anni e con il sottoindice new orders ai massimi da 10 anni. 

Queste performances spiegano la forza del dollaro, ai massimi rispetto allo yen (107,5,09 +0,7) , alla sterlina ed al franco svizzero. Rimbalza dai minimi (1,3111) l’euro a quota 1,3132, alla vigilia del vertice della Bce. Wall Street consolida intanto i recenti record: S&P 500 +0,33% a quota 2003; Dow Jones – 0,07% a 17.067; Nasdaq + 0,39% a 4,589 punti. Completa il quadro l’oro -1,7% in netta flessione a 1.267 dollari l’oncia.

Avanza Piazza Affari (+0,49% a 20.446 punti), dopo avere oscillato tra un minimo intraday a quota 20.398 e un massimo di seduta a 20.616 punti. Nel resto d’Europa Francoforte ha chiuso in rialzo dello 0,3% e Londra dello 0,04%, mentre Parigi ha perso lo 0,03.

BCE, LA SCOMMESSA E’ IL TAGLIO DEI TASSI

Si avvicina intanto l’appuntamento di domani: il consiglio direttivo della Banca centrale europea. Si fa strada la convinzione che la riunione potrebbe avere carattere interlocutorio, in attesa che dia i suoi frutti l’intensa attività di moral suasion diplomatica avviata da Mario Draghi tra i governi dell’eurozona. Il rendimento del decennale tedesco risale così allo 0,93% rispetto al precedente 0,87%. Sul mercato obbligazionario lo spread tra Btp e Bund si è leggermente contratto a 153 punti base e il rendimento del decennale domestico si è assestato al 2,46%.

Dopo le dichiarazioni di Mario Draghi di fine agosto, e dopo gli ultimi dati deboli sull’attività industriale nella zona euro, il 50% circa degli economisti è convinto che la Bce deciderà un taglio dei tassi di 10 punti base, scrive in un report Bnp Paribas. Il provvedimento potrebbe innescare il carry trade: la speculazione sarebbe invogliata ad indebitarsi in euro per acquistare bond in dollari, favorendo così la svalutazione della moneta unica.

GESTITO: A META’ ANNO GIA’ RAGGIUNTO IL RECORD DEL 2013

La raccolta le dell’industria del risparmio gestito nel secondo trimestre sale a 30,9 dai 29,5 miliardi del trimestre precedente. Nei primi sei mesi i fondi hanno raccolto un totale di 60,4 miliardi, quasi quanto nell’intero 2013 che aveva chiuso con una raccolta record di 62,6 miliardi. Il patrimonio gestito al 30 giugno era pari a 1.459.970 milioni da 1.391.821 a fine marzo, sfiorando il top di 1.460 miliardi. Immediata la reazione dei titoli del comparto. Brilla Mediolanum +2,95%, seguita da Anima +0,15%% e Azimut +0,51%. Banca Generali + 0,10%. La raccolta netta è stata pari a 284 milioni di euro, di cui 215 milioni realizzati dalla rete dell’istituto (2,179 miliardi da inizio anno). Banche in ordine sparso. Sale il Banco Popolare +1,38% davanti ad Unicredit +1,2% ed Intesa +0,8%. Monte Paschi sale dell’1,44%: Ubs ha riavviato la copertura sul titolo con rating neutral e target price a 1,3 euro. Mediobanca ha perso lo 0,31%, Ubi Banca lo 0,08%, invariata Bpm. Generali è salita dell’1,55% a 15,71 euro. Cade UnipolSai -1%.

LA RIVALUTAZIONE DEL REAL FA BENE A PIRELLI 

Fra i titoli dell’automotive Pirelli & C, è avanzata dell’1,37% a 11,81 euro. Kepler Cheuvreux che ha confermato il giudizio buy e il target price a 14 euro, Secondo gli analisti, la recente rivalutazione del Real brasiliano rende più fiduciosi sul raggiungimento degli obiettivi 2014. Cnh Industrial +0,2%. Sergio Marchionne ha venduto 220mila azioni, ovvero una parte dlle 733,334 azioni che gli erano state attributi nel piano di stock options dell’aprile 2012. Il prezzo medio di cessione è stato di 6,6559 euro. Fiat +0,3% non ha risentito dei dati negativi sulle vendite di auto in Italia di agosto. Tra gli altri industriali, StM+0,4%, in lieve calo Finmeccanica -0,1%.

OIL EQUIPMENT, VOLANO TENARIS E TREVI

Il petrolio è in forte calo: il Brent scende a 101,4 dollari al barile (-1,2%), Wti a 94,1 dollari (-1,9%). Il mercato riflette i timori relativi a un rallentamento della domanda per via delle debolezze delle economie europea e cinese. Intanto in Usa Halliburton (-0,18%) ha patteggiato la pena di 1,1 miliardi di dollari. La società era responsabile della struttura in cemento che fissava la piattaforma di British Petroleum, che ha generato nel golfo del Messico il più grande sversamento di petrolio della storia e undici morti.

 A Milano Eni +0,8% e Saipem +1,2%. Tra gli oil equipment brilla Trevi Finanziaria +3,18% , in scia all’upgrade di Mediobanca da underperform a neutral (target price alzato da 5,6 a 6,10 euro). Tenaris +1,36% a 17,08 euro, dopo che Ubs ha alzato la raccomandazione da sell a neutral e il prezzo obiettivo sugli adr (certificati negoziabili sul mercato Usa che rappresentano titoli emessi da società non statunitensi) da 41 a 45 dollari per azione .

FOSSATI: BENE BOLLORE’, TIM BRASIL VALE 20 MILIARDI

Telecom Italia è scesa dello 0,3%. Marco Fossati, secondo azionista di Telecom Italia, ha garantito il suo appoggio al possibile nuovo azionista Vivendi.”Findim darà il benvenuto e appoggio a Bollorè. Condividiamo il dna e la visione di Bollorè e di Vivendi”, ha detto Fossati aggiungendo a proposito di Telefonica che “è positivo che un azionista in conflitto di interessi abbia deciso di uscire”. A proposito di Tim Brasil, secondo Fossati si può prendere in considerazione l’ipotesi di una vendita solo di fronte ad un’offerta pari a circa 11 volte l’Ebitda, quindi su valori circa doppi rispetto all’attuale capitalizzazione (10 miliardi di euro). Fossati propone inoltre di non procedere con la cessione di Telecom Argentina, se ci saranno ulteriori rinvii.

DEL VECCHIO: NON METTERO’ I GOOGLE GLASS

Tra le società più avvantaggiate dal rialzo del dollaro Autogrill avanza del 2,57% a 6,575 euro, Wordl Duty Free +1,11%. Luxottica ha perso lo 0,81% a 40,51 euro: Bank of America che ha tagliato il giudizio da buy a neutral dopo l’uscita definitiva di Andrea Guerra e l’annuncio del nuovo assetto di governance. Il Financial Times dà maliziosa enfasi alla risposta che Leonardo Del Vecchio ha dato in merito ai Google glass, ovvero gli occhiali interattivi da 1.500 dollari sviluppati assieme al colosso di Mountain View. “Non li ho mai indossati – ha detto –. Sono l’ideale per andare in discoteca. Ma io non frequento discoteche”. Poi, però, ha aggiunto: “Sarà Google a dare quel tocco in più. E se ci metteranno il 50% della bravura impostata con i mobile, di Google glass ne venderemo milioni su milioni”.  Sorin ha lasciato sul terreno lo 0,68% a 1,912 euro con Jefferies che ha riavviato la copertura con rating hold.

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