Tra campionato e mercato. Weekend intensissimo quello che ci apprestiamo a vivere nel mondo del pallone, caratterizzato dal rush finale della campagna trasferimenti e dal ritorno della Serie A. La prima giornata infatti comincia oggi e, come da tradizione, gli anticipi saranno davvero di lusso. Si parte alle 18 con i campioni d’Italia della Juventus attesi dalla trappola Chievo. A guardare rose e precedenti non sembrerebbe esserci partita: negli 11 incontri tra gialloblu e bianconeri in quel del Bentegodi le vittorie juventine sono state ben 7, a fronte di 3 pareggi e di un solo successo veronese. Raramente però si è trattato di successi facili e oggi, visti i numerosi problemi di formazione, la Signora potrebbe incontrare parecchie difficoltà. Allegri dovrà certamente fare a meno di tre titolari (lo squalificato Chiellini e gli indisponibili Barzagli e Pirlo), oltre a Morata e agli acciaccati (ma convocati) Llorente e Giovinco. Anche Tevez non sta affatto bene ma stringerà i denti e scenderà in campo dal primo minuto, magari affiancato dal giovanissimo e sorprendente Coman, prelevato in estate dal Psg. Ad Allegri avrebbe fatto comodo un attaccante in più, magari uno come Hernandez, ma nel caso lo avrà solo per la seconda giornata contro l’Udinese. Marotta ha alzato l’offerta per il prestito oneroso a 2 milioni proponendo un riscatto a 17, il Manchester United risponderà a ore.
Neanche il tempo di godersi la Juventus e sarà già ora di guardare Roma-Fiorentina, il vero big match di questa prima giornata (ore 20.45). Dopo la grande stagione passata c’è tanta curiosità attorno agli uomini di Garcia, da tutti accreditati come principali contendenti della Signora per lo scudetto. L’Olimpico potrà godersi il debutto di numerosi nuovi acquisti: da Iturbe ad Astori, passando per Cole e Manolas, il cui transfert è arrivato proprio ieri (solo tribuna invece per Holebas, acquistato in serata dall’Olympiacos per 3 milioni). Ma occhio alla Fiorentina, che non ha nessuna intenzione di fare la vittima sacrificale. I viola anzi si propongono come la grande incognita di questo campionato: riusciranno a fare il salto di qualità e a lottare per il titolo? La conferma di Cuadrado, vero e proprio colpaccio dei Della Valle, farebbe propendere per il sì ma c’è sempre il problema Giuseppe Rossi, uno tanto forte quanto cagionevole. Questa sera Pepito non ci sarà proprio come il colombiano (squalificato) e Montella tenterà il ratto della Capitale con l’improbabile coppia Babacar-Gomez.
Ma il grosso del campionato, ça va sans dire, arriverà domani. Gli occhi saranno principalmente puntati su San Siro, sul San Paolo e sull’Olimpico di Torino, teatri delle partite domenicali più interessanti: come definire, altrimenti, Milan-Lazio, Napoli-Genoa e Torino-Inter? La testa però, almeno al momento, è ancora puntata sul mercato. I rossoneri si sono finalmente regalati Fernando Torres, atteso a Milano in mattinata per visite mediche e firma. Una maratona conclusasi ieri grazie alla volontà del Nino, che ha rinunciato alla buonuscita del Chelsea pur di indossare la maglia del Milan. A breve lo spagnolo potrebbe essere raggiunto da van Ginkel, convinto da Mourinho a fare esperienza nel campionato italiano e da Biabiany, al centro di un’operazione con il Parma che vede coinvolto anche Zaccardo. Occhio anche alle mosse di Napoli e Inter. Gli azzurri, dopo la tremenda delusione di Bilbao, vogliono ridare entusiasmo alla piazza con un colpo di mercato (David Lopez o Lucas Leiva), i nerazzurri sperano di regalarsi la classica ciliegina sulla torta, quella che potrebbe davvero cambiare le prospettive della stagione. Il nome è sempre quello di Lavezzi ma potrà diventare realtà solo in caso di cessione di Guarin. Ausilio è al lavoro, chissà se riuscirà davvero a realizzare il sogno altrimenti virerà su Biabiany (ma il Milan è in vantaggio) o sull’atalantino Bonaventura.