EURO DEBOLE, TASSI AI MINIMI: IL TORO CORRE. GVT, TELECOM E TELEFONICA AFFILANO LE ARMI
Stamane in Asia l’euro è scivolato a quota 1,3154, ai minimi dall’inizio di settembre 2013. I mercati confermano così la tendenza maturata dopo l’affondo di Mario Draghi a Jackson Hole: moneta unica in calo, in attesa delle decisioni della Bce, tassi dell’area euro in frenata, Borse in ascesa.
Fa eccezione Tokyo –0,21%, investita da prese di beneficio di fronte ad una soglia tecnica rilevante. Ma l’indice Asia Pacific +0,4% segna un nuovo massimo dal 2008 al traino di Wall Street. Tutti i i listini Usa hanno chuso con il segno più: Dow Jones +0,17%, Nasdaq +0,46%. Per la prima volta l’S&P 500 +0,11, chiude oltre la vetta dei duemila punti: 2002,2.
Il rally ha coinvolto anche l’Europa, in forte ripresa nel pomeriggio: Francoforte è salita 0,82%, Parigi dell’1,18%, Madrid dell’1,28% e Londra dello 0,7%. La Borsa di Milano si riporta, grazie all’allungo degli ultimi due giorni, sui livelli di inizio mese. L’indice Ftse Mib ha guadagnato ieri l’1,3% a 20.654 punti: dal minimo degli ultimi 6 mesi toccato il 7 agosto l’indice è salito dell’8,5%.
MAI COSI’ ALTA LA FIDUCIA USA. M&A DA 11 MLD PER BURGER KING
Corre l’economia Usa e per Janet Yellen è sempre più difficile far fronte alle pressioni dei falchi che chiedono l’aumento dei tassi per scongiurare il rischio di bolle finanziarie. Ieri sui mercati americani sono piovuti infatti dati impressionanti: l’indice di fiducia dei consumatori elaborato da Conference Board è salito in agosto a 92,4 punti, il massimo dall’ottobre 2007: gli economisti si aspettavano un calo a 89,0 da 90,7. Anche il dato sugli ordini di beni durevoli. È stato superiore alle attesa.
Intanto, sul fronte societario a catena americana di fast food Burger King ha definito l’acquisto dei bar canadesi Tim Hortons per 11,4 mld dollari Usa in contanti e in azioni dando vita alla terza potenza mondiale dei fast food. Warren Buffett finanzierà l’operazione con 3 miliardi di dollari. Il saggio di Omaha è sceso in campo per difendere la scelta della società di spostare la sede centrale in Canada per sfruttare un fisco più favorevole.
IL BTP RENDE MENO DEL GILT DI LONDRA. OGGI L’ASTA BOT
Il Tesoro è pronto a cogliere stamane un nuovo record. Ieri pomeriggio, sul “mercato grigio” i Bot a sei mesi che saranno collocati stamane (7 miliardi contro poco più di 8 miliardi in scadenza) sono stati trattati ad un nuovo minimo dello 0,14% contro il 0,236% di luglio.
Ieri intanto il Tesoro ha collocato 3 miliardi di euro di CTZ con scadenza al 30 agosto del 2016 (due anni) al rendimento dello 0,326%, nuovo minimo dall’introduzione dell’euro: nell’ultima asta di un titolo analogo il rendimento era stato dello 0,428%. A far da cornice alla vendemmia d’oro per il ministero dell’Economia la corsa dei rendimenti al ribasso in attesa del direttorio della Bce della prossima settimana.
Resta infatti ben sotto la soglia del 2,50% il rendimento del BTp decennale che termina al 2,43%, in calo di ben 4 punti rispetto al 2,47% della chiusura di ieri. Il decennale italiano scavalca, al ribasso, il titolo di Stato inglese corrispondente. Scende anche lo spread BTp/Bund. Al termine degli scambi il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano benchmark e il pari scadenza tedesco si attesta a 148 punti base, in calo di 4 centesimi rispetto ai 152 p.b. di ieri.
BANCHE SUPERSTAR. I NUOVI SOCI DI MPS VANNO IN PRESSING
Tutte in positivo, dopo un avvio stentato, le banche. In Europa avanza il settore bancario, sull’onda del calo dei titoli di Stato. L’indice Eurostoxx Banks guadagnal’1,75% ed è il migliore assieme a quello della Materie Prime. Unicredit ha allungato nel finale chiudendo in rialzo del 2,3% di nuovo oltre la soglia dei 6 euro che aveva perduto lo scorso 5 agosto.
Seduta volatile per Monte Paschi che è riuscito comunque a chiudere in rialzo dell’1,1% a 1,168 euro da un minimo a 1,132 euro. Pesa l’irritazione dei soci sudamericani del patto. Fintech e Btg, o pronti a chiedere la convocazione di un’assemblea straordinaria per l’azzeramento dell’intero board se non verrà rispettato l’impegno di far spazio a due loro rappresentanti nel cda.
Mediobanca +2,6%. Equita ha tagliato il target price da 8,8 a 8,5 euro confermando il rating buy. Tra gli altri istituti Intesa +1,6%, Ubi Banca +2,6%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna +3%.
CORRE LA GALASSIA BENETTON
Riprende quota la galassia Benetton: Wdf +5,43% e Autogrill +4,61% che dopo i minimi toccati lo scorso 8 agosto, sotto la pressione dei rischi delle crisi internazionali per il settore viaggi. Nelle ultime due settimane hanno riguadagnato rispettivamente il 16% e l’11%. Nei giorni scorsi i titoli avevano anche sofferto per i timori di un’uscita dell’Amministratore Delegato di Autogrill nonché presidente di World Duty Free, Gianmario Tondato Da Ruos, per rilevare la posizione di Andrea Guerra in Luxottica.
Atlantia +0,69% sta valutando la cessione di una quota di minoranza in Adr, della quale controlla oltre il 95%, in una “logica finanziaria e industriale” e non è “spinta da alcuna necessità ma attenta alle opportunità”. Lo ha detto il presidente di Atlantia Fabio Cerchiai a margine del Meeting dell’amicizia, confermando così l’ipotesi di un prossimo sbarco di Abu Dhabi a Fiumicino dopo l’ingresso di Eitihad in Alitalia.
Nel segmento del lusso si riprende Luxottica +1,2%. Sembra scontato che il presidente e primo socio, Leonardo Del Vecchio, intenda riprendere le redini della società assumendo un ruolo operativo. Sulla poltrona di amministratore delegato dovrebbe arrivare Renzo Cavatorta .
In terreno positivo anche gli altri titoli del settore lusso: Moncler e Ferragamo entrambi +0,8%, Yoox +3%, Tod’s +2,7%.
FRENA TELECOM. TRE ADVISORS PER VIVENDI
Frena Telecom Italia -0,71%. Il titolo risente del rischio che si scateni un’asta con Telefonica per l’acquisizione della brasiliana Gvt. La compagnia spagnola, infatti, dopo una prima proposta da 6,7 miliardi sembra ormai pronta ad alzare la posta a 8 miliardi pur di sopravanzare Telecom Italia che oggi terrà un consiglio di amministrazione per dare il via libera alla propria offerta: un pacchetto dal valore di 7-7,2 miliardi per la controllata brasiliana di Vivendi che potrebbe però divenire il socio di riferimento della stessa Telecom grazie ad un aumento di capitale riservato.
Le due offerte arriveranno al cda di Vivendi previsto per domani a Parigi. E’ scontato che la società presieduta da Vincent Bolloré non prenderà domani alcuna decisione. E’ già stata reclutata una squadra di advisors per esaminare le varie opzioni. Ne fanno parte Goldman Sachs, Crédit Suisse e Lazard, consulente “storico” della società presieduta d Vincent Bolloré che ha già definito “interessante” l’offerta italiana.
ENEL E FINMECCANICA ACCELERANO LE VENDITE
In terreno positivo i titoli controllati dal Tesoro e dalla Cdp. Il Financial Times di ieri ha rilanciato il tema del prossimo collocamento di quote di Eni ed Enel per compensare il ritardo delle privatizzazioni, a partire dalle Poste.
Eni ha chiuso in rialzo dell’1,1%. Il Mozambico ha approvato una serie di norme a sostegno degli investimenti delle compagnie petrolifere estere sul suolo nazionale. Enel +1,4%. Parlando a margine del Meeting dell’Amicizia di Rimini, l’amministratore delegato, Francesco Starace, ha confermato che la cessione degli asset controllati in Slovacchia e Romania si concluderà entro la fine dell’anno.
Finmeccanica ha guadagnato lo 0,6%. In un’intervista rilasciata ieri a Rimini, l’amministratore delegato Mauro Moretti ha affermato che sono in corso valutazioni sulla convenienza di mantenere la controllata americana DRS, queste attività potrebbero essere vendute. Moretti pensa di chiudere la programmata cessione di Ansaldo e Ansaldo Breda entro il prossimo mese di ottobre. Moretti.
Poco mossa Snam +0,3%. A margine del meeting di Comunione e liberazione in corso a Rimini l’ad, Carlo Malacarne, ha affermato che punta a concludere le trattative di acquisizione di Tag “almeno entro settembre”. Da segnalare infine la buona giornata di alcuni industriali tra cui Pirelli +2,2%, Fiat +1%, Buzzi Unicem +2,6%.