La stabilità dell’indice regionale MSCI Asia Pacific permette ai mercati azionari asiatici di chiudere la settimana con un aumento del 2,6%, il più elevato progresso settimanale da marzo scorso (l’aumento è del 3,5% per il Topix, l’indice azionario giapponese a più elevata capitalizzazione).
Le dichiarazioni rassicuranti di Putin sul conflitto ucraino sono prese con una certa dose di scetticismo, ma per il momento hanno allentato le preoccupazioni dei mercati. Gli investitori hanno così spostato l’attenzione sull’andamento dei profitti, che hanno riservato sorprese positive.
Anche i dati congiunturali più deboli del previsto in Europa e in Giappone sono stati assorbiti senza problemi, avendo l’unico effetto di confortare i mercati sul mantenimento dello stimolo delle banche centrali.
L’euro è stabile a 1,336, e così pure lo yen a quota 102,5 contro dollaro. L’oro è poco variato anch’esso, a 1313 $/oncia, mentre il petrolio cala fortemente, a 95,6 $/b (WTI – il Brent segna 102,6).