Si chiude in bellezza la giornata finanziaria europea, nonostante le tensioni in Ucraina e alcuni dati macro non particolarmente brillanti. La Borsa di Milano chiude a +0,62%, positivi gli altri mercati, sull’onda del buon andamento di Wall Street: Parigi +0,78%, in rally Francoforte (+1,43), Londra chiude a +0,45%.
Negli Usa gli indici S&P e Nasdaq guadagnano lo 0,4% e lo 0,9%. Il Dow Jones sale dello 0,6%. Il dollaro si indebolisce e scende a 1,338 contro l’euro dopo il dato negativo sull’andamento dei consumi in Usa a luglio, un segnale di rallentamento dell’economia accolto con favore a Wall Street, perché allontana il momento del rialzo dei tassi in America.
Il rendimento dei Btp risale a 170 bp in un mercato debole. A trainare i listini è il buon andamento del settore utility (+1,1% l’indice Stoxx), che approfitta della tendenza calante dei tassi: a Francoforte volano E.on (+5%) e Rwe (+2,5%). A Milano Enel sale dell’1,6%, Enel GreenPower +1%, Snam +0,7.
Altro comparto in ripresa è quello del credito (Stoxx +0,6%). In Piazza Affari il settore è trainato dal BancoPopolare (+3,7%). Forte rialzo di Credem (+5,1%). Intesa sale dello 0,5. Negative Pop.Milano (-0,6%) e MontePaschi (-1,6%).
Telecom Italia arretra dello 0,3% in attesa di notizie dall’incontro tra Marco Patuano e Vincent Bolloré.
Fra i titoli industriali cadono Finmeccanica (-2%) e la controllata Ansaldo Sts ( -1,3%). Cnh Industrial scende del 2,1%, zavorrata dal profit warning dell’americana Deere, leader mondiali dei trattori e delle macchine agricole. Avanza Fiat (+0,9%).
Gtech (+3,07%) festeggia ancora l’ok dell’Antitrust Ue all’acquisizione del produttore di slot machine Igt e la disponibilità delle banche a finanziare l’operazione.
In evidenza anche Salini Impregilo (+2,2%): il Cda ha approvato la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie da sottoporre all’assemblea dei soci.