Dopo la seduta positiva di Wall Street di fine settimana, i mercati in Asia hanno ripreso a crescere, tirati da Tokyo (che a fine giornata registra un rialzo delle quotazioni – Nikkei e Topix – del 2 e passa per cento) e da Shanghai (+1,3%).
L’indice MSCI Asia Pacific guadagna a fine giornata l’1,2%, riprendendo quasi tutto il terreno perduto venerdì. In Cina la bassa inflazione comunicata questa mattina (+2,3% sull’anno a luglio) lascia più spazio al supporto monetario: unitamente alla maggior spesa per infrastrutture e alle buone notizia su export e settore manifatturiero, i dati suggeriscono che l’economia cinese è sulla retta via per quanto riguarda l’obiettivo di crescita per quest’anno (+7,5%).
Lo yen ha ripreso a calare (102,1 contro dollaro) mentre l’euro mantiene quota 1,34. Si ridimensiona l’impennata dell’oro, che segna 1308 $/oncia. Il petrolio mantiene i guadagni di venerdì, appena sotto i 98 $/b (WTI – il Brent segna 105,1). Positivi i futures azionari sul S&P500 e il Footsie (+0,2% e 0,6% rispettivamente).