L’Italia torna in recessione tecnica: -0,2% nel secondo trimestre la decrescita del pil. Su base annua il calo è dello 0,3%, il dato peggiore dai tempi della crisi di Lehman Brothers.
I numeri non hanno bisogno di commenti. Lo shock ha colpito Piazza Affari: alle 12 la discesa del Pil è del 2,19&, indice Ftse Mib ben al di sotto a quota 20 mila, a 19.613 punti.
Ancor più pesante ed allarmante l’ascesa dello spread Btp/ Bund, schizzato su a quota 170; il rendimento del decennale risale a quota 2,80%.
In ribasso, ma in maniera meno marcata, anche gli altri listini europei: Parigi -1,07%, Francoforte -1,36% sull’onda del pesante calo degli ordinativi all’industria tedesca (-3,2%), Madrid -1,66%. In calo fuoiri dall’eurozona Londra -0,58%.
Il dollaro è stabile a quota 1,3364.
Un’altra seduta da dimenticare per Fiat in calo di oltre il 7% e più volte in asta di volatilità sui timori persistenti che vi possano essere richieste di recesso superiori a 500 milioni, il tetto oltre cui scatterà l’annullamento dell’operazione. I quantitativi scambiati hanno già superato, a mezzogiorno, la media giornaliera delle ultime 10 sedute.
Debole ma meglio del mercato Telecom Italia -0,9% dopo i conti semestrali che mostrano risultati in linea con le attese, ma gli investitori restano incerti sugli sviluppi in America Latina dopo l’offerta di ieri di Telefonica su GVT del gruppo Vivendi.
In caduta anche il settore bancario sull’onda delle tensioni su spread e titoli del debito. L’indice Stoxx di settore scende in Italia del 3,43%, in Europa dell’1,65%. Soffrono in particolar modo le popolari., Unicredit -2,6%, Intesa -3%, Monte Paschi -4,6%.
In calo anche Generali -1,5% Intanto pesa su Atlantia il downgrade di Bank of America che ha tagliato la raccomandazione a Neutral da Buy. Inviato un Websim sms alewrt prima dell’apertura della Borsa.
Finmeccanica scende dell’1,5%, StM -2,4%.
Brilla al contrario Pirelli che rimane invariata dopo i buoni risultati annunciati ieri sera.
Buona tenuta anche per alcuni titoli più difensivi come Snam .