Engineering archivia il primo semestre del 2014 con un utile netto di 17,8 milioni. Lo comunica la società in una nota, precisando che il dato non è confrontabile con i profitti da 41,2 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno scorso, perché allora i conti della società avevano beneficiato di un badwill di 26,5 milioni di euro. Al netto di questa differenza, l’utile semestrale cresce del 21,4%.
Il valore della produzione si attesta a 412,5 milioni (+3%), l’ebitda supera i 30 milioni di euro (+7,4%), l’ebit si attesta a 23,6 milioni (+27,1%). La posizione finanziaria netta è positiva per 45,2 milioni.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati del primo semestre – ha commentato l’amministratore delegato di Engineering, Paolo Pandozy – che confermano le previsioni di crescita già formulate in chiusura del precedente esercizio. Alla luce di questi risultati riteniamo di poter chiudere l’esercizio con un valore della produzione compreso tra 840 e 860 milioni di euro e un ebitda compreso fra 104 e 106 milioni”.
Il Cda ha infine approvato il progetto di conferimento del ramo d’azienda relativo alle attività di Managed Operations nella controllata Engineering.mo spa.
In una giornata drammatica per la Borsa italiana dopo la pubblicazione dei dati sul Pil, all’inizio del pomeriggio il titolo di Engineering crolla del 4,77%, a 38,09 euro.